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Abbassare la pressione alta: la respirazione può aiutare?

La pressione alta è una patologia molto diffusa nell’epoca moderna che può presentarsi anche in assenza di una sintomatologia specifica e che può provocare una serie di problemi di salute, anche molto gravi.

Pur essendo una malattia molto comune, non è facile riconoscerla, ma apportare le giuste attenzioni e agire prontamente per ridurre il livello della pressione, può fare la differenza.

Come per diverse altre patologie, un corretto e sano stile di vita, svolgere attività fisica in maniera costante e adottare una dieta sana ed equilibrata, possono contribuire ad un miglioramento del livello della pressione.

Diversi studi, inoltre, hanno dimostrato l’efficacia di un metodo tanto semplice quanto utile: la respirazione.

Non solo trattamenti farmacologici, quindi, ma attuare una tecnica di respirazione lenta e controllata potrebbe portare numerosi benefici per abbassare la pressione alta.

Per comprendere come trattare la patologia, è importante, però, conoscerla e capire quando può presentarsi.

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Pressione alta: quando si verifica

La pressione alta o ipertensione arteriosa è caratterizzata da un alto livello della pressione sanguigna che si presenta in maniera costante e con livelli più alti rispetto a parametri standard considerati nomali.

Si tratta di una patologia molto diffusa, che colpisce circa il 20% della popolazione adulta italiana, talvolta senza che il paziente presenti alcun sintomo.

Riconoscere questa disfunzione è fondamentale per attuare una serie di attenzioni e ricorrere ad azioni mirate, scongiurando l’insorgere di patologie come insufficienza cardiaca, infarto miocardico, ictus cerebrale e insufficienza renale.

Il metodo più comune e anche più efficace per valutare la presenza di ipertensione è misurare la pressione attraverso lo sfigmomanometro, uno strumento caratterizzato da un bracciale di tela con camera d’aria e una pompa per gonfiare e sgonfiare la camera d’aria. Esistono, tuttavia, diverse apparecchiature elettroniche in commercio che permettono di misurare la pressione arteriosa autonomamente da casa.

I livelli di pressione presenti in chi soffre di ipertensione arteriosa sono:

  • Pressione arteriosa minima (o diastolica) che supera costantemente il valore di 90 mm/Hg;
  • Pressione arteriosa massima (o sistolica) che supera costantemente il valore di 140 mm/Hg.

L’ipertensione arteriosa è, tuttavia, una patologia che può essere trattata con procedure adeguate, non esclusivamente di natura farmacologica, come la respirazione.

Abbassare la pressione alta: la respirazione aiuta

Per abbassare la pressione alta possono essere adottate diverse pratiche, come un’abituale attività fisica, assumere alimenti non processati, poveri di sodio, non zuccherati e ricchi di potassio.

Fumo, alcol e stress sono ulteriori fattori di rischio che dovrebbero essere ridotti il più possibile.

Studi effettuati su pazienti ipertesi hanno, tuttavia, rivelato il potere della respirazione per abbassare la pressione alta e ridurre, quindi, la probabilità di insorgenza di patologie gravi.

Tra i diversi progetti di ricerca, i ricercatori dell’Università di Pavia, in uno studio pubblicato sulla rivista Hypertension, hanno scoperto che una respirazione lenta e controllata è in grado di portare la pressione a livelli normali in pazienti ipertesi e in soggetti con innalzamento della pressione non abituale.

In questo studio sono stati esaminati 20 pazienti con ipertensione essenziale non trattata o che avessero smesso la terapia prima dell’inizio dello studio e 26 persone sane.

È stato chiesto di attuare una respirazione normale per 5 minuti, in seguito di respirare per 2 minuti con una media di 6 respiri al minuto e, infine, di respirare per altri due minuti con una media di 15 respiri al minuto.

I soggetti sono stati monitorati durante la respirazione attraverso l’elettrocardiogramma che verificasse il livello della pressione sanguigna e i battiti cardiaci.

È stato riscontrato nei pazienti affetti da ipertensione un abbassamento della pressione sanguigna apportato da una respirazione lenta, senza alterazione del battito cardiaco.

I pazienti sani, invece, non hanno riscontrato alcun cambiamento nei livelli di pressione.

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Abbassare la pressione alta: come praticare la tecnica della respirazione

Come dimostrato dagli studi in merito, la respirazione può essere un vero alleato per abbassare la pressione alta, da accostare a terapie farmacologiche o addirittura per ridurle.

La respirazione, inoltre, non è solo un metodo efficace per la riduzione dell’ipertensione, bensì, più in generale, per diminuire livelli di stress che spesso sono anche alla base di tale patologia.

Di seguito vengono illustrati alcuni semplici passaggi per attuare al meglio la tecnica della respirazione e permettere di abbassare la pressione alta:

  • Adottare una posizione comoda, seduti su una sedia oppure anche distesi sul letto;
  • Chiudere gli occhi e assicurarsi che non siano presenti fonti di rumore esterne che potrebbero creare disturbo e alterare il livello di concentrazione, soprattutto all’inizio della pratica.
  • Distendere i muscoli del corpo e rilassare la mascella, evitando di serrare la lingua al palato e attuando una posizione rilassata, senza tensioni;
  • Inspirare lentamente, ponendo attenzione al flusso dell’aria che entra lentamente nelle narici fino a gonfiare l’addome;
  • Mantenendo lo stesso ritmo espirare e sgonfiare l’addome;
  • Mantenere la mente focalizzata sul respiro e, in presenza di pensieri che possono distrarre o turbare la mente, riportare la propria attenzione al respiro.

Per ottenere risultati non solo immediati, ma anche duraturi nel tempo è consigliabile attuare questa tecnica ogni giorno per almeno 10 minuti.

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