Seguici su:
Yoga Cervicale Salus Blog
Picture of SALUS BLOG
SALUS BLOG

Yoga cervicale: gli esercizi consigliati

Il dolore cervicale è una delle conseguenze più comuni della vita moderna: passiamo ore davanti al computer, assumiamo posture scorrette senza accorgercene e spesso accumuliamo stress proprio nella zona del collo e delle spalle.

Convivere con questo disturbo, per quanto non sia grave, può rendere faticose le giornate e ridurre la qualità della vita. Lo yoga, pratica oggi molto utilizzata ed efficace per il benessere, può rappresentare un aiuto anche per la cervicalgia.

Lo yoga cervicale, in particolare, è un tipo di yoga mirato che unisce movimenti dolci, tecniche di respirazione e attenzione consapevole per sciogliere le tensioni, migliorare la mobilità e restituire leggerezza alla parte alta della colonna vertebrale.

Non si tratta di uno stile a sé stante, ma piuttosto di un insieme di esercizi tratti dalle tradizioni dello yoga più dolci, pensati per chi desidera prevenire o alleviare fastidi cervicali in modo naturale.

Che cos’è lo yoga cervicale?

Lo yoga cervicale non è una disciplina a parte, ma un adattamento dello yoga tradizionale con la finalità intervenire in modo delicato sulla zona del collo e delle spalle. A differenza di altri approcci più intensi o dinamici, questa pratica si concentra sull’ascolto del corpo, sulla respirazione lenta e su movimenti dolci che aiutano a rilasciare le tensioni accumulate nella parte alta della colonna vertebrale.

Non prevede posizioni complesse né richiede particolare esperienza: può essere praticato da chiunque, anche da chi non ha mai fatto yoga prima. L’obiettivo è favorire la mobilità articolare, migliorare la postura e alleggerire quei piccoli dolori o fastidi che spesso si cronicizzano, soprattutto se si trascorrono molte ore seduti o al computer.

Chi soffre di cervicalgie leggere può trarre beneficio da esercizi regolari e consapevoli, capaci di intervenire non solo a livello fisico, ma anche sul piano emotivo: non è raro, infatti, che tensioni emotive e stress si concentrino proprio a livello cervicale. Ed è qui che lo yoga, con il suo respiro profondo e la sua capacità di “rimettere in circolo”, si rivela particolarmente utile.

Perché lo yoga fa bene alla cervicale

La zona cervicale è una delle più sensibili del nostro corpo. È coinvolta in ogni piccolo movimento del capo, sostiene il peso della testa e reagisce rapidamente allo stress, sia fisico che emotivo. Quando rimane contratta troppo a lungo – per esempio a causa di una postura sbagliata, dell’uso eccessivo del cellulare o di tensioni psicologiche – può diventare rigida e dolente. È qui che lo yoga offre una risposta concreta, agendo su più livelli contemporaneamente.

I movimenti dolci e controllati migliorano la mobilità articolare e stimolano la circolazione sanguigna, favorendo l’ossigenazione dei muscoli e il loro rilassamento. Le posizioni di allungamento aiutano a distendere le fibre muscolari e a liberare i fasci contratti. A tutto questo si aggiunge il ruolo fondamentale della respirazione: le tecniche respiratorie dello yoga, profonde e consapevoli, attivano il sistema parasimpatico e riducono la tensione nervosa che spesso si manifesta proprio a livello cervicale.

Praticare regolarmente yoga, anche per pochi minuti al giorno, significa quindi intervenire sia sulle cause fisiche del dolore sia su quelle più sottili, legate all’eccesso di stress e alla mancanza di attenzione verso il proprio corpo. Un gesto semplice, ma potente, per ritrovare leggerezza e libertà di movimento.

5 esercizi di yoga cervicale da provare a casa

Lo yoga cervicale non richiede attrezzature particolari né uno spazio ampio: basta un tappetino, qualche minuto di tranquillità e il desiderio di alleggerire le tensioni che si accumulano nella zona del collo e delle spalle. 

Di seguito, alcuni esercizi semplici e sicuri che possono diventare parte di una piccola routine quotidiana.

Yoga Cervicale Salus Blog

Respiro profondo e consapevole (Pranayama semplice)

Prima di iniziare qualsiasi movimento, è fondamentale portare quiete alla mente. Seduti in posizione comoda, anche su una sedia con la schiena dritta, si chiudono gli occhi e si porta l’attenzione al respiro. L’aria viene inspirata lentamente dal naso, lasciandola scendere in profondità, e poi espirata senza forzature. Il respiro si ripete per almeno uno o due minuti.

Questo esercizio è utile per ridurre l’attivazione del sistema nervoso simpatico, rilassare i muscoli cervicali e aumentare la consapevolezza corporea.

Mezze rotazioni del collo

Con il mento rivolto verso lo sterno, si lascia scivolare lentamente la testa verso destra, disegnando una mezza luna fino a sfiorare la spalla. Si torna poi alla posizione centrale per ripetere il movimento verso sinistra. Il tutto avviene in modo dolce, guidato dal respiro: si inspira tornando al centro e si espira durante la rotazione.

Le mezze rotazioni del collo aiutano a migliorare la mobilità cervicale, a sciogliere i muscoli laterali e a prevenire la rigidità.

Allungamento di spalle e collo in Sukhasana

Sukhasana, ovvero la “posizione facile”, prevede una seduta a gambe incrociate. Da questa posizione si inspira sollevando le braccia verso l’alto, per poi espirare abbassandole lentamente e lasciandole ricadere sulle ginocchia. Successivamente si appoggia la mano destra sull’orecchio sinistro, inclinando dolcemente la testa verso destra senza forzare. Dopo qualche respiro, si ripete dall’altro lato.

Questo esercizio distende i muscoli laterali del collo e delle spalle e contrasta la tensione causata da posture scorrette.

Gatto e mucca (Marjaryasana–Bitilasana)

Si parte a carponi, con le mani allineate sotto le spalle e le ginocchia sotto il bacino. Inspirando, si solleva lo sguardo e si inarca la schiena verso il basso; espirando, si abbassa il capo e si incurva la schiena verso l’alto. Il movimento viene accompagnato da un respiro lento e fluido. In caso di tensione cervicale, si consiglia di limitare l’escursione del movimento alla parte alta della schiena.

Queste due posizioni aiutano a migliorare la mobilità della colonna, rilasciano in modo dinamico le tensioni cervicali e favoriscono la sincronizzazione tra respiro e movimento.

Posizione del bambino (Balasana)

Inginocchiati, si portano i glutei verso i talloni e si flette il busto in avanti fino ad appoggiare la fronte al tappetino. Le braccia possono essere distese in avanti o rilassate lungo i fianchi. È possibile usare un cuscino come supporto sotto la testa o il torace. Si mantiene la posizione per almeno un minuto, respirando profondamente.

La posizione del bambino favorisce il rilassamento profondo, allunga in modo dolce la colonna vertebrale e il tratto cervicale, e contribuisce a calmare la mente

Condividi questo post