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Ayurveda: medicina indiana olistica a base di erbe

Oggi come oggi, l’interesse nei confronti dei rimedi naturali è aumentato tantissimo. A dimostrare la loro popolarità, ci pensa la tendenza, sempre più frequente, che vede in primo piano la loro scelta da parte dei professionisti della bellezza e del benessere. Nel 2022 le estetiste risultano maggiormente orientate verso i cosmetici naturali e aziende come Ayurway, molto nota nel settore per i suoi prodotti ayurvedici professionali, rispondono offrendo un approccio alla bellezza basato interamente sul riequilibrio tra mente e corpo.

Di cosa si parla di preciso quando si chiama in causa l’Ayurveda? Quali sono le erbe ayurvediche più famose e quali i loro benefici? Nelle prossime righe di questo articolo, cerchiamo di dare una risposta a questi interrogativi.

Medicina ayurvedica: cos’è e quando è nata

La medicina ayurvedica è la più antica del mondo. Quando si parla delle su origini, bisogna considerare due punti di vista entrambi molto affascinanti. Il primo è il piano della mitologia, il secondo, invece, quello della realtà. Nel momento in cui si chiama in causa il primo di questi due punti, è necessario rammentare che, secondo la tradizione dell’immenso Paese orientale, a creare la medicina ayurvedica sarebbe stato Brama, artefice di tutto l’universo. La mitologia indiana parla nello specifico del dono del sapere medico ayurvedico fatto a Dakṣa, considerato, a seconda dei periodi, divinità solare o facilitatore della creazione.

Cosa dire, invece, del punto di vista storico? Che, secondo le teorie più accreditate, la medicina ayurvedica sarebbe nata ben prima delle testimonianze più antiche che la riguardano, risalenti al 450 a.C. circa.

L’Ayurveda è stato decisivo per lo sviluppo dell’India. Secondo la testimonianza di un pellegrino risalente al V secolo d.C., il Paese sopra citato sarebbe stato tra i primi al mondo a organizzare una rete ospedaliera controllata dalle istituzioni.

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Cosa sapere sulle erbe ayurvediche

Dopo questa brevissima introduzione, possiamo entrare nel vivo delle informazioni relative alle erbe ayurvediche. Cosa sono di preciso? Quando le si chiama in causa, si inquadrano rimedi prodotti a partire da piante intere, foglie e radici. Conosciute fin da tempi molto antichi, le erbe ayurvediche sono utilizzate in diversi preparati i cui fini sono il miglioramento del benessere e della bellezza.

Quali sono di preciso le erbe ayurvediche? Ne esistono diverse e con svariate proprietà. Nel caso del Coleus forskohlii si ha a che fare, per esempio, con un’erba spesso chiamata in causa per via della sua efficacia nel supporto ai percorsi di dimagrimento. Come mai è utile in questi frangenti? Per via della sua capacità di incentivare l’efficienza del metabolismo dei grassi. Inoltre, si contraddistingue per importanti effetti vasodilatatori.

Degno di nota è altresì il caso dell’Andrographis. In questo frangente, parliamo di un’erba ayurvedica particolarmente utilizzata nei casi in cui si punta a combattere i sintomi di influenza e raffreddore. In alcune situazioni, la si associa all’euleuterococco.

Uno dei rimedi ayurvedici più famosi in assoluto è il Trikatu. Si tratta di un mix che vede in primo piano zenzero, pepe lungo e pepe nero. Viene chiamato in causa nelle situazioni in cui l’obiettivo è il miglioramento dei processi digestivi.

Come non ricordare poi lo Shatavari? Questa erba ayurvedica è considerata il non plus ultra quando si parla di problematiche tipiche delle donne, come per esempio i dolori mestruali. I suoi benefici non finiscono qui! Può infatti essere chiamata in causa quando si tratta di combattere le vampate di calore tipiche della menopausa, ma anche per via delle sue straordinarie proprietà diuretiche e gastroprotettive.

Ricordiamo che le erbe ayurvediche sono spesso utilizzate per la bellezza dei capelli. Tra le più apprezzate quando si parla di rimedi per la chioma troviamo l’altea, ricca di amidi, mucillagini e polifenoli e fantastica per migliorare la lucentezza dei capelli, e il Brahmi, utilizzato nei casi in cui si punta a prevenire la loro perdita.

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