Molti runner o amanti del fitness sono costretti a correre in città. Soprattutto chi abita nelle grandi città o nelle aree metropolitane e vuole mantenere un allenamento quotidiano spesso si trova a doversi allenare per strada, tra smog e automobili.
Sebbene l’allenamento fisico costante sia di una garanzia di miglioramento del benessere e potenzialmente una via ottimale per godere di buona salute, spesso ci si chiede se la corsa in aree dove i tassi di inquinamento sono piuttosto elevati non sia controproducente.
Si sa bene che l’inquinamento atmosferico può essere molto pericoloso, in quanto gli agenti inquinanti, in particolar modo le polveri sottili, vengono immagazzinate dai polmoni e possono provocare affezioni anche gravi alle vie respiratorie: dai raffreddori alle allergie, fino alle patologie più gravi come polmoniti e patologie croniche a carico dell’apparato respiratorio.
La corsa in ambienti come quello cittadino mette certamente i runner più facilmente a contatto con sostanze nocive per la salute, come quelle prodotte dall’inquinamento sia automobilistico sia dovuto al riscaldamento domestico e alla produzione industriale.
Studi rilevano che il contatto con sostanze inquinanti durante la corsa cittadina è notevolmente superiore rispetto a chi conduce una vita sedentaria: si parlerebbe di una esposizione di circa 100 volte quella normale. Tuttavia, non si può affermare che il danno patologico sia necessariamente altrettanto elevato, tanto più che la risposta del sistema immunitario è individuale e spesso, soprattutto in chi conduce una vita sana, le difese del corpo in parte sono in grado di riparare al danno esterno. È pur vero che durante un elevato sforzo aerobico, quale si attua con allenamenti molto intensi, il danno può essere più elevato.
Inoltre, in città si verificano situazioni che possono ostacolare l’attività motoria, come per esempio il traffico intenso. Se poi, come avviene sovente, durante il running si ascolta musica, il livello di attenzione si riduce, con il rischio di non accorgersi dei mezzi che sopraggiungono. Per evitare rischi è sempre meglio scegliere i percorsi meno trafficati.
Infine, il manto stradale non è il più idoneo alla corsa: l’asfalto non assorbe il peso del corpo, provocando un contraccolpo sulle articolazioni e aumentando il rischio di infortuni, mentre superfici lastricate, come il pavé, sono scivolose e in particolari condizioni climatiche aumentano la possibilità di cadute.
Per evitare danni alla salute dovuti all’inquinamento ambientale, se non si può evitare di correre in città, si possono scegliere alcuni accorgimenti importanti:
Utilizzare le mascherine antismog soprattutto nelle grandi città o in aree particolarmente inquinate, è utile utilizzare le mascherine protettive. Si tratta di maschere filtranti che attraverso una valvola riducono l’entità delle polveri sottili che si respirano. Hanno una forma triangolare, che permette il massimo comfort, aderendo perfettamente al viso e facilitando la respirazione. Grazie alla forma anatomica e regolabile, riducono la possibilità di appannamento anche per chi porta gli occhiali.
Tenere sotto controllo i livelli di inquinamento quotidiani: ogni giorno vengono emanati da fonti autorevoli, come l’Arpa, bollettini relativi al livello di inquinamento locale. Sono disponibili sia online sia attraverso app dedicate. È utile tenerli in considerazione per evitare di andare a correre proprio nei giorni in cui il tasso di inquinamento è molto elevato.
Aanche all’interno di grandi città vi sono aree più o meno trafficate. Se possibile, è sempre opportuno scegliere percorsi dove non ci sia molto traffico sia per evitare incidenti sia perché, generalmente, sono leggermente meno esposte all’inquinamento diretto. Stare a contatto ravvicinato con i gas che fuoriescono dai tubi di scappamento può essere più dannoso.
Se si ha la possibilità, può essere opportuno circoscrivere il proprio percorso di running all’interno di parchi cittadini, giungendo fino ad essi con mezzi pubblici. Oltre alla riduzione delle polveri sottili che si respirano, il benessere ne gode maggiormente: si deve prestare minore attenzione al traffico e si è inseriti in un ambiente naturale benefico per il corpo ma anche per la mente.
In città talvolta si possono trovare pavimentazioni sconnesse, rappezzi sull’asfalto o superfici scivolose. Se si conosce bene la propria città, è importante tenere conto anche di questi fattori, che possono provocare infortuni o cadute accidentali.
Talvolta per evitare gli effetti collaterali della corsa in città si sceglie di allenarsi in palestra. Per quanto le palestre più attrezzate mettano a disposizione attrezzature come tapis roulant che simulano la corsa, le differenze esistono.
La corsa all’aria aperta consente una maggiore ossigenazione mentre negli ambienti chiusi, a meno che siano particolarmente arieggiati, in genere si assiste a un aumento del tasso di umidità durante le performance sportive. Inoltre, all’aperto vi è una temperatura più bassa e il corpo più facilmente cede calore all’ambiente esterno attivando una corretta termoregolazione.
Per quanto riguarda, invece, lo sforzo muscolare, la superficie liscia del tapis roulant ha uno stimolo propriocettivo inferiore rispetto a quella di un terreno naturale. Ciò significa che la muscolatura non ha necessità di adattarsi al terreno, in quanto la superficie su cui poggia è perfettamente regolare e viene stimolata notevolmente meno.
Ciononostante, quando le condizioni climatiche sono poco propizie, perché la temperatura è troppo elevata o troppo fredda e il tasso di umidità è troppo elevato, o in condizioni di forte inquinamento atmosferico, la corsa in palestra può essere una valida alternativa per tenersi allenati senza rischi per la salute.
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