Nel mondo dell’odontoiatria, oggi, si ha un nuovo strumento per individuare e, conseguentemente, agire per tempo sui disturbi gengivali. Stiamo parlando di un dispositivo proveniente dalle ricerche di un pool d’esperti britannico che, attraverso un semplice campione di saliva, è in grado di fornire una misura quantitativa di alcune proteine che indicano la presenza di malattie gengivali e, inoltre, di fornire un quadro completo della loro gravità.
Grazie a questo nuovo sistema sarà, dunque, possibile agire in maniera più celere, grazie al controllo, su delle problematiche che potrebbero portare a complicazioni particolarmente tediose. Infatti, bisogna tenere conto che le infiammazioni gengivali non vanno trascurate dato che nel peggiore dei casi possono tramutarsi in piorrea. Tale malattia, anche se non terribile come in passato, non va certo sottovalutata poiché può portare alla perdita dei denti. A riguardo, studi dentistici come Excellence Dental Network, punto di riferimento nel settore e ideatore dell’approccio genomico e metagenomico, praticano la cura laser per la parodontite, una tecnica indolore che prevede tempi di guarigione inferiori rispetto a quelli dell’operazione.
Tornando al dispositivo in oggetto, esso propone un meccanismo di diagnosi precoce ed è stato messo a punto, come detto, tra le mura dell’Università di Birmingham, nel Regno Unito. Il visionario sistema, in fase di sviluppo, è utile a identificare in particolar modo la gengivite e la parodontite che, come già precedentemente accennato, può condurre anche alla perdita dei denti. Scopriamo, nelle prossime righe, tutto ciò che c’è da sapere sul nuovo sistema.
Nonostante, oggi, la piorrea non sia più pericolosa come in passato, come abbiamo avuto modo di scoprire nel paragrafo precedente, va chiarito che, se trascurata, essa può portare a problematiche di varia natura, anche gravi, non soltanto dal punto di vista dentale. La parodontite diventa molto comune con l’avanzare dell’età. Secondo le stime, infatti, il 50% degli over 60 ha una malattia paradontale, almeno in forma lieve. La piorrea, però, quando non viene trattata può portare seri rischi per tutto l’organismo, data la risposta infiammatoria che influenza il decorso di altre condizioni.
Quando il soggetto è, ad esempio, affetto da diabete di tipo 2, in presenza di parodontite può aumentare il rischio di soffrire un’insufficienza cardiaca. Nelle malattie cardiovascolari, invece, la parodontite fa aumentare il rischio di ictus o di insufficienza cardiaca. Viene, quindi, da sé che per le persone con questa tipologia di condizioni e non solo, malattie come la parodontite possano rivelarsi ancora pericolose. È per questa ragione che la diagnosi precoce si rivela provvidenziale ai fini del trattamento.
Il sistema britannico presenta una sonda speciale che, accompagnata da un rilevatore, è in grado di indicare la presenza di malattie gengivali, oltre alla loro gravità, partendo, come detto, da un campione di saliva. Questo dispositivo, comunque, potrà essere applicato, in futuro, al monitoraggio in diverse realtà sanitarie, assistendo nell’intervento rapido dei pazienti e traendo un massimo beneficio sia da parte di questi ultimi che dei professionisti che avranno la possibilità di comprendere l’intero quadro clinico in maniera molto immediata.
Questo dispositivo rivela, in maniera particolare, una serie di proteine presenti nella saliva, ossia dei biomarcatori in grado di identificare la presenza di malattie gengivali e la loro gravità. La capacità del sistema consente di monitorare in tempo reale la gravità della malattia e la transizione dalle forme più lievi a quelle più gravi, contribuendo anche ad abbattere i costi delle analisi, oltre che rivelandosi un vero e proprio salvavita per i soggetti più fragili che potrebbero richiedere trattamenti immediati.
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