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Le caratteristiche degli inalatori di vapore: come sceglierli

Le malattie respiratorie sono la patologia più comune e frequente nei bambini e negli adolescenti e costituiscono una delle cause più frequenti di visite mediche e ospedalizzazione.

Si calcola che nella stagione autunnale e invernale, che sono i periodi dell’anno in cui gli episodi infettivi sono più frequenti, i bambini molto piccoli siano interessati ogni anno di una media di 6-8 episodi a carico dell’apparato respiratorio, che diminuiscono man mano con la crescita.

La terapia inalatoria, attraverso diversi strumenti tra cui l’inalatore a vapore, è considerato un metodo particolarmente efficace per il trattamento e la prevenzione delle malattie respiratorie.

Terapia inalatoria nella prevenzione delle malattie respiratorie

I suffumigi sono un rimedio naturale per combattere le infiammazioni alle vie respiratorie già conosciuti fin dall’antichità. Si tratta, infatti, di un sistema particolarmente efficace per alleviare i disturbi respiratorie di stagione, come raffreddore, mal di gola e per ridurre catarro e sinusite.

L’azione del vapore acqueo, combinata con i principi attivi presenti nelle erbe medicinali, come lavanda, pino mugo, eucalipto, etc., permetteva di liberare il naso e ridurre i sintomi dei disturbi respiratori.

Con lo sviluppo della farmacologia moderna, si è affiancato a questo sistema naturale il metodo della terapia del nebulizzatore che sostanzialmente segue lo stesso principio dei suffumigi, ma ne potenzia l’effetto grazie all’uso di inalatori a vapore e di farmaci.

Grazie a questo tipo di terapia, infatti, il principio attivo del farmaco ha un migliore assorbimento, che ne aumenta l’efficacia riducendo contemporaneamente gli effetti collaterali dell’assunzione per bocca. Inoltre, si ha una azione notevolmente più rapida, proprio perché entra in circolo immediatamente.

Questi vantaggi permettono un utilizzo anche per i soggetti deboli, sia anziani sia bambini, che ne traggono un sollievo immediato.

Gli inalatori di vapore possono anche essere utilizzati con oli essenziali, anziché con farmaci, per l’aromaterapia e per migliorare le condizioni di umidità dell’ambiente.

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Inalatori e nebulizzatori: che differenza c’è?

Spesso si sente parlare di inalatori di vapore e nebulizzatori, ma non sempre è ben chiaro quali siano le diverse funzioni dei due apparecchi:

  • L’inalatore di vapore è un apparecchio che sostituisce i cosiddetti suffumigi, pertanto viene utilizzato con olii essenziali. Il vapore, infatti, ha la funzione di ammorbidire le mucose e aiuta l’espettorato, contrastando mal di gola, i sintomi respiratori e la sinusite.

  • Il nebulizzatore, invece, funziona tramite aerosol e viene utilizzato non con olii essenziali ma con i farmaci. Il nebulizzatore, infatti, trasforma il farmaco in aerosol e gli permette di raggiungere i polmoni.

Di conseguenza, in genere gli inalatori vengono utilizzati per patologie che riguardano il tratto superiore dell’apparato respiratorio, come raffreddore e mal di gola, mentre i nebulizzatori sono particolarmente efficaci anche nella terapia di patologie che riguardano bronchi e polmoni.

Inoltre, visto che non utilizza farmaci ma olii essenziali e vapore, l’inalatore di vapore può essere usato anche a livello preventivo e per migliorare le condizioni ambientali.

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Come funziona l’inalatore di vapore

Gli inalatori domestici sono molto semplici da usare e sono consigliati per prevenire le patologie al tratto superiore dell’apparato respiratorio e per ridurre i disturbi e i sintomi delle infezioni respiratorie come raffreddore, mal di gola, etc.

Si tratta, infatti, di un sistema che attraverso il vapore decongestiona naturalmente il tratto respiratorio superiore. Il vapore, infatti, viene incanalato lungo le vie respiratorie superiori riducendo le infiammazioni e congestioni. La sua azione avviene grazie al fatto che inumidisce le aree del naso secche e contribuisce a far sciogliere il muco denso che ostruisce le vie nasali e ostacola la respirazione.

L’inalatore di vapore, in genere, funziona attraverso una resistenza elettrica che genera vapore, che viene diffuso assieme a olii essenziali. Alcuni modelli permettono di utilizzare, anziché o assieme agli olii, anche tavolette balsamiche.

Esistono tuttavia anche modelli che non richiedono una temperatura molto elevata, ma già a basse temperature permettono la vaporizzazione: in questo modo si può utilizzare anche con bambini piccoli e anziani, evitando il rischio di incidenti domestici.

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I migliori inalatori di vapore: le caratteristiche

Oggi in commercio sono presenti molti apparecchi che permettono una vasta gamma di scelta. Non sempre, però, è facile orientarsi tra le diverse proposte.

  • Uno degli elementi di cui tenere conto è la dimensione delle particelle che vengono inalate: gli apparecchi che producono particelle con una dimensione di 8-10 micron sono adatti al trattamento delle vie aeree superiori. Se la dimensione delle particelle è minore, significa che l’apparecchio è più adatto al trattamento di malattie che colpiscono aree inferiori: dai 5-8 micron si usano per patologie del rinofaringe; dai 3 ai 5 micron interessano la trachea e i bronchi; da 1 a 3 micron per patologie polmonari.

  • Doppia camera per protezione dalla temperatura dell’acqua: i sistemi che utilizzano acqua calda dovrebbero avere un sistema di protezione che ne evita la fuoriuscita e blocca il contatto con parti calde, in modo che non ci siano rischi di scottature e incidenti.

  • Altri elementi fondamentali per valutare l’acquisto sono il livello di rumore emesso, il funzionamento o meno a batteria e le dimensioni, che condizionano la possibilità di portarlo con sé.

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