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Infarto: come prevenirlo con lo sport

Infarto e ictus attualmente nel nostro paese costituiscono la prima causa di morte e di invalidità. Eppure, si tratta di patologie che, entro certo limiti, possono essere prevenute con uno stile di vita corretto e con lo sport prima di doverle curare con i farmaci.

Si tratta di quella che viene chiamata prevenzione primaria ed evita che i rischi di malattie cardiocircolatorie possano colpire persone sane: ciò avviene con il potenziamento delle difese immunitarie e riducendo la presenza di fattori che possono provocare l’insorgere della malattia.

Prevenire l’infarto con lo sport è dunque possibile: l’attività fisica ha un effetto positivo sia sull’attività metabolica, in quanto la stimola, sia sul sistema cardiovascolare.

Perché lo sport funziona nella prevenzione dell’infarto

Secondo studi scientifici è oggi dimostrato che chi svolge costantemente attività fisica ha un rischio di mortalità ridotta rispetto a chi non fa alcuna attività.

Ma c’è di più: oltre all’importanza dell’attività sportiva per la prevenzione dell’infarto, oggi si è scoperto che anche dopo aver avuto un infarto, riprendere o cominciare per la prima volta a fare sport aiuta a diminuire i rischi di morte.

Una ricerca svedese presentata nel 2018 al congresso annuale della Società europea di cardiologia ha preso in esame i dati relativi a oltre ventiduemila pazienti che hanno riportano una cardiopatia ischemica negli anni compresi tra il 2005 e il 2013. Osservando il decorso della loro malattia per un periodo di cinque anni e incrociando i dati con le loro stesse dichiarazioni sull’attività sportiva svolta, si è osservato che il rischio di mortalità per chi praticava sport era più basso in una percentuale compresa tra il 37% e il 59%, a seconda del livello di attività svolta.

La malattia coronarica è la patologia più frequente tra quelle a carico del sistema cardiovascolare. Essa si verifica a causa della formazione di una cosiddetta placca arteriosclerotica, in conseguenza del deposito di colesterolo sulla parete delle arterie cardiache. Oltre i 50 anni, il rischio aumenta sensibilmente in quanto è più probabile la formazione della placca.

Spesso il rischio è rappresentato dalla formazione di un trombo che crea un’ostruzione di una arteria: se la rimozione non avviene in tempi brevi la parte del miocardio collegata a quella arteria necrotizza e si ha il cosiddetto infarto del miocardio.

L’ipertensione è un altro fattore di rischio nel momento in cui la placca rende a sedimentare nelle arterie, in quanto esercita sul sangue una pressione molto intensa.

Per evitare queste condizioni, è fondamentale l’alimentazione, con una dieta ricca di fibre e povera di grassi saturi. L’apporto di verdura e frutta, ricche di potassio, contribuisce a diminuire la pressione, così come il controllo del consumo di sale, che non deve superare i cinque grammi al giorno.

Anche uno stile di vita sano, riducendo alcol e fumo, è fondamentale per diminuire i rischi e migliorare le condizioni di salute.

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Quali sport sono consigliati per prevenire l’infarto

Uno studio pubblicato sul British Journal of Sports Medicine ha preso in esame oltre ottantamila individui, sia uomini che donne di età media attorno ai 52 anni, mettendo in relazione diversi tipi di attività sportive praticate e il relativo rischio di mortalità per cause cardiovascolari.

Secondi i dati riportati dello studio, sport come aerobica, nuoto e sport di racchetta sarebbero quelli che porterebbero a una riduzione significativa della mortalità. Le conclusioni dello studio porterebbero a pensare che praticare costantemente attività fisica può avere dei benefici significativi sulla salute e pongono le basi per osservazioni e studi futuri.

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Il tennis nella prevenzione dell’infarto

Secondo i risultati dello studio, chi ha praticato tennis regolarmente ha avuto una probabilità di incorrere in un infarto acuto del miocardio inferiore di circa il 55% rispetto a persone nelle stesse condizioni che non hanno praticato sport.

In realtà, in questo senso non sarebbe efficace solo il tennis, ma tutti gli sport di racchetta come squash, badminton, padel, ping-pong.

Questi sport hanno numerosi benefici:

  • Riducono la pressione arteriosa e migliorano l’attività cardiaca;

  • Aumentano il metabolismo;

  • Combinano momenti attività ad alta intensità a pause tra un punto e l’altro;

  • Contribuiscono a tenere sotto controllo il peso corporeo.

Nuoto e aerobica: perché fanno bene al cuore

Oltre agli sport di racchetta, anche nuoto e aerobica sembrerebbero essere le attività fisiche che più aiutano il cuore.

Si tratta di due sport dove l’attività è a media o bassa intensità, con effetti positivi sulla pressione arteriosa.

Il nuoto agisce su tutta la muscolatura e contribuisce a svilupparla, oltre al fatto che aiuta a migliorare la coordinazione muscolare. Inoltre, provoca un buon dispendio di energia che permette di tenere sotto controllo il peso.

Tutti gli esercizi aerobici sono l’ideale per la salute del cuore: fanno perdere peso, aiutano coordinazione e rinforzamento muscolare e permettono di ridurre tutti gli effetti nocivi dello stress sulla salute.

Corsa leggera, camminata, trekking, ballo, sono tutte attività che si possono svolgere a qualsiasi età, senza particolari rischi per la salute, a condizione di sottoporsi a un controllo medico che escluda cause ostative.

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