Che l’inquinamento atmosferico faccia male e che i bambini siano ancora più esposti ai rischi dello smog non è una novità. È notizia recente quella dell’allarme lanciato da pediatri e neonatologi in quanto ben il 15% dei bambini italiani sarebbe esposto a concentrazioni di particolato atmosferico due volte e mezza superiori ai limiti di legge.
A tal proposito hanno condotto il progetto di ricerca “Ambiente e primi 1000 giorni”, proposto dal Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie del Ministero della Salute, in seguito al quale hanno pubblicato un documento che ha il fine di salvaguardare i bambini riducendo l’esposizione dei più piccoli all’inquinamento.
Si tratta di una sorta di decalogo che i genitori dovrebbero prendere in considerazione per proteggere i loro bambini, soprattutto dall’inquinamento outdoor, ovvero quello provocato dal traffico, dal riscaldamento domestico e dalle emissioni degli impianti industriali.
Ecco allora quali sono le azioni consigliate per salvaguardare la salute dei bambini dallo smog.
Purtroppo, la situazione è critica e se non si agirà concretamente nel corso dei prossimi anni, si potrebbero avere conseguenze gravi sulla salute di tutti.
I bambini, poi, sono maggiormente a rischio a causa dell’inquinamento atmosferico perché le loro strutture non sono ancora mature e il rischio di assorbire sostanze nocive è più alto.
Tuttavia, avere dei comportamenti prudenti e scrupolosi può ridurre i rischi.
Conoscere i livelli di inquinamento dei luoghi dove si intende andare è importante specialmente per pianificare le attività all’aria aperta. In particolare, bisognerebbe sempre fare attenzione ai livelli di PM10 e di ozono estivo. Questi dati si possono trovare online consultando i siti delle Agenzie Regionali di Protezione Ambientale. Se i livelli sono molto elevati, è meglio tenere i bambini al chiuso o evitare quelle zone, in particolare se affetti da patologie respiratorie.
In linea di massima, gli spostamenti a piedi sono sempre da prediligere, avendo cura però di scegliere orari e percorsi non molto trafficati. Anche quando l’idea è di recarsi in un parco per delle passeggiate o per fare dello sport all’aria aperta è consigliabile scegliere aree non molto trafficate e lontane dalle aree industriali. Anche il percorso che si sceglie per raggiungere il parco deve essere valutato con attenzione.
Nella scelta della scuola che i bambini dovranno frequentare, sempre meglio prediligere una scuola vicina, in modo che ci si possa recare a piedi o in bicicletta. Anche in questo caso, però, va valutato il percorso per raggiungerla, che non dovrebbe essere molto trafficato o vicino a fonti di inquinamento.
Durante il periodo estivo, l’attività all’aperto dovrebbe essere evitata nelle prime ore pomeridiane, indicativamente dalle 12 alle 16 o, nei giorni più caldi, dalle 12 alle 18. Con l’aumentare della temperatura, infatti, aumentano anche i livelli di ozono. Meglio fare sport e passeggiate la mattina presto quando le temperature sono più basse e più piacevoli e c’è meno inquinamento.
Al contrario, d’inverno è meglio uscire nelle ore più calde della giornata. Non solo è più piacevole per il benessere generale, ma l’inquinamento con il freddo provoca più danni in quanto le polveri sottili si condensano e vengono inalate più facilmente.
Evitare lunghi percorsi in automobile è importante per la salute dei bambini, che inalano anche le emissioni dell’automobile dentro cui viaggiano. Non tutti sanno che quando si viaggia nei veicoli a motore in realtà si inala anche parte dei propri scarichi, infatti, le concentrazioni degli inquinanti nell’abitacolo sono superiori a quelle esterne.
Il tuo periodo fertile
Programmare ogni giorno almeno un’ora di attività fisica negli spazi verdi è sempre una buona idea, avendo scrupolo di scegliere il parco più adatto in base alla sua distanza e collocazione. Fare sport nelle aree verde con altri bambini è utile anche perché favorisce la socializzazione.
Smettere di fumare è molto importante quando si intende avere un figlio o, almeno, ridurre il quantitativo di sigarette. Patologie come basso peso alla nascita e problemi respiratori hanno una correlazione con il numero di sigarette che si fumano: più è elevato il numero di sigarette, più aumenta il rischio.
Il fumo passivo è molto rischioso, di conseguenza è opportuno evitare di fumare in loro presenza e chiedere agli altri di non farlo. Dovrebbe essere sempre mantenuta almeno una distanza di alcuni metri tra chi fuma e i bambini.
Anche se non si sta fumando in quel momento, i residui del fumo si depositano sui vestiti, sulla stoffa e negli arredi. Proprio per questo motivo i figli dei fumatori sono più esposti alle malattie rispetto a ciò che avviene per i figli dei non fumatori.
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