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Ridurre l’impronta di carbonio: consigli pratici

L’impronta carbonica, detta anche impronta di carbonio o carbon footprint, è uno dei temi più dibattuti nel contesto delle problematiche ambientali e della sostenibilità

Si tratta di un parametro con il quale viene valutato l’impatto dell’uomo sull’ambiente naturale e sugli eventi climatici: in pratica, l’impronta di carbonio misura la quantità di emissioni ad effetto serra generate durante un processo produttivo o una specifica attività, sia professionale che personale. 

Pertanto, abbassare i livelli dell’impronta di carbonio è fondamentale per tutelare l’ambiente.

In che cosa consiste l’impronta di carbonio

Poiché si tratta di un parametro, esso viene determinato da un insieme di fattori. 

In sintesi, l’impronta carbonica si riassume in questi punti fondamentali:

  • ricerca, approvvigionamento, ed eventuale estrazione, delle risorse e delle materie prime necessarie per ottenere un prodotto o un servizio;
  • trattamento, lavorazione e finitura di tali materie per arrivare al prodotto finale e portare a termine il progetto;
  • confezionamento, imballaggio e trasporto;
  • utilizzo del prodotto finito o del servizio;
  • fine del ciclo di vita ed eventuale smaltimento o riciclo dei materiali.

Impronta di carbonio e conseguenze climatiche o ambientali

Per quanto non sia facile rendersene conto, gran parte delle attività che ognuno svolge abitualmente ha un forte impatto sull’ambiente poiché esse influiscono sulla produzione di gas serra e, di conseguenza, sull’aumento della temperatura globale. 

Questo fenomeno sta portando la Terra verso l’enorme problema del cambiamento climatico, e verso una serie di scenari di certo non piacevoli: dall’innalzamento del livello del mare, alla maggiore frequenza di terremoti, agli eventi meteorologici sempre più rapidi e violenti, solo per citarne alcuni. 

Per fronteggiare questi rischi, è necessario che si diffonda un comportamento orientato verso la sostenibilità ambientale unito alla volontà di imparare ad agire con responsabilità e a limitare il più possibile, anche singolarmente, le conseguenze della carbon footprint, oltre ad impegnarsi consapevolmente per ridurre lo sfruttamento delle risorse naturali

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Impronta carbonica ed emissioni di gas serra

Per avere un’idea abbastanza precisa dei problemi che l’impronta carbonica comporta all’ambiente, occorre conoscere la quantità di emissioni di gas serra prodotte da una determinata attività, da un impianto, da una macchina o da un veicolo, la sua durata nel tempo e, se si tratta di un mezzo di trasporto, la distanza percorsa: l’impronta di carbonio è data dal gas serra emesso in un certo intervallo di tempo. 

Un esempio tipico è un’attività che quasi tutti praticano e che comporta un impatto notevole sull’ambiente: viaggiare in automobile. Conoscendo quanto gas serra emette un’auto, quanti chilometri percorre e quanto consuma, si può capire quanto inquinamento diffonda nell’ambiente. 

L’automobile è solo uno degli elementi di uso comune che producono carbon footprint, a cui si aggiunge gran parte di ciò che si trova normalmente in una casa, oltre ai viaggi aerei e a diverse spese ricorrenti, ad esempio le prenotazioni per hotel e ristoranti. 

L’impronta carbonica ovviamente non viene generata solo dalle singole persone, ma anche dalle aziende produttive, dalle imprese fornitrici di servizi e dai prodotti stessi, che nel loro ciclo di vita generano emissioni inquinanti in quantità variabile.

Ridurre l’impronta carbonica è possibile?

Considerando che l’impronta di carbonio dipende anche dalle attività più comuni, ognuno può contribuire a ridurla, impegnandosi a seguire e a mantenere un comportamento orientato verso la sostenibilità e la tutela dell’ambiente.

Ciò significa che si potrebbero raggiungere risultati anche importanti se tutti modificassero gradualmente le proprie abitudini, adottando soluzioni ecosostenibili, talvolta anche molto semplici:

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fonti di energia rinnovabile

Oltre a scegliere un fornitore di energia elettrica che si avvalga di fonti di energia alternativa, un’ottima scelta è quella di installare un impianto fotovoltaico, anche di piccola o media potenza, che consenta inoltre di abbattere i costi dovuti al consumo di elettricità.

mezzi di trasporto elettrici

Per muoversi in città, un’auto elettrica – così come una bici o un monopattino con batteria ricaricabile – costituisce la scelta migliore. Questi mezzi spesso sono disponibili a noleggio nei punti predisposti dalle autorità comunali. Per i viaggi più lunghi, si può scegliere un’auto ibrida che, pur assicurando ottime prestazioni, non produce le emissioni inquinanti di un diesel o di un motore a benzina.

raccolta differenziata dei rifiuti

Tutte le città ormai provvedono a differenziare i rifiuti, ma è molto importante che la suddivisione tra vetro, plastica, carta e rifiuti organici avvenga individualmente in modo corretto, riducendo il più possibile la produzione di rifiuti indifferenziati e non riciclabili;.

lampadine a led ed elettrodomestici a basso consumo

Acquistare elettrodomestici e apparecchi con un’elevata classe di efficienza energetica e sostituire le vecchie lampadine con luci led a basso consumo rappresenta un investimento che, oltre a ridurre l’impatto ambientale e l’impronta carbonica, abbatte notevolmente i costi in bolletta.

A tutto questo si somma una serie di ulteriori piccoli ma importanti accorgimenti: evitare di tenere luci e dispositivi elettrici (ad esempio TV o computer) inutilmente accesi e di lasciarli in standby troppo a lungo, utilizzare shopper in tela e bottiglie termiche per ridurre la quantità di plastica da smaltire, acquistare prodotti alimentari a chilometro zero, prediligendo le piccole aziende locali.

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Carbon Neutrality: azzerare le emissioni di gas ad effetto serra

Gli obiettivi a livello mondiale sono quelli di raggiungere la carbon neutrality, ovvero di azzerare completamente le emissioni di gas serra: un progetto peraltro indispensabile per evitare l’aumento della temperatura globale e le sue drammatiche conseguenze sul clima.

È di estrema importanza contenere il più possibile l’incremento delle temperature globali o almeno mantenerlo entro un certo limite: un risultato ottenibile solo tagliando le emissioni di CO2 in maniera continuativa e costante. 

A tale riguardo, è importante tenere presente che, per raggiungere la carbon neutrality, le emissioni di CO2 prodotte dall’uomo devono essere compensate, per un certo periodo di tempo, con quelle eliminate dall’atmosfera in maniera naturale: ciò significa che la necessità non è solo quella di seguire uno stile di vita sostenibile, ma anche di contribuire alla riforestazione

Purtroppo, la deforestazione intensiva avvenuta negli ultimi decenni ha influito notevolmente sull’impronta carbonica, basti pensare che un solo albero è in grado di assorbire circa 40 Kg di CO2 in un anno. Tutelare il patrimonio forestale è sicuramente compito delle istituzioni governative, ma, anche in questo caso, ognuno può sostenere personalmente la riforestazione, partecipando a progetti pubblici che consentono, con un piccolo contributo, di finanziare la piantumazione di un albero, partecipando così alla riforestazione del pianeta e all’abbattimento dell’impronta di carbonio.

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