Una domanda che molte persone si pongono è se salire le scale faccia bene. Il dubbio, probabilmente, nasce dal fatto che spesso, soprattutto per chi non è molto allenato, fare le scale provoca uno sforzo a cui non siamo molto abituati.
In realtà, salire le scale fa bene, sia al cuore sia alla muscolatura e alla struttura scheletrica, oltre al fatto che è un esercizio molto semplice da praticare in molte situazioni.
Vittime, e spesso complici, delle comodità, oggi siamo molto più abituati a usare gli ascensori rispetto a fare le scale a piedi. Un po’ per la necessità di fare in fretta, un po’ per evitare di entrare nel posto di lavoro o a casa di amici con il fiatone, tendiamo a scegliere sempre la soluzione più rapida e a prendere l’ascensore. Un tempo, quando gli ascensori erano meno diffusi o addirittura non c’erano, salire le scale era un esercizio quotidiano, che permetteva di mantenersi in forma.
Oggi, invece, per quanto magari scegliamo la palestra per tenerci in forma, finiamo per evitare qualche rampa di scale, a meno che non sia possibile fare diversamente.
Eppure, oggi i medici sono concordi nel sostenere che fare le scale fa bene, a condizione di non essere in una condizione fisica personale che lo sconsigli.
Da un punto di vista pratico, salire le scale è un esercizio che si può svolgere comunemente durante la giornata, senza che questo richieda attrezzature particolari o l’andare in palestra.
Anzi, ci sono attrezzature, come lo stepper, che riproducono proprio il movimento che si esegue quando si salgono le scale.
Evitare di prendere l’ascensore è un piccolo esercizio che può essere utile nel contrasto alla sedentarietà.
Si tratta infatti di un esercizio completo che coinvolge un notevole numero di gruppi muscolari e che permette di rinforzarli rapidamente.
Ecco, dunque, quali sono i benefici se si salgono le scale di frequente:
Molti si chiedono, poi, se solo percorrere le scale in salita sia utile al benessere generale oppure se abbiano effetti positivi anche i percorsi in discesa.
Quello che va rilevato immediatamente è che quando si sale o si scende vengono coinvolti gruppi muscolari diversi.
Nella salita, infatti, sono sollecitati maggiormente i glutei, la parte posteriore della coscia e il quadricipite, mentre nella discesa è prevalentemente il quadricipite a sostenere lo sforzo maggiore, in quanto è sottoposto al controllo della spinta della forza di gravità.
Diverso è invece l’impatto dal punto di vista dello sforzo cardiaco: scendere non provoca un aumento del battito cardiaco, rimanendo una attività di tipo aerobico e non cardio.
Per avere il massimo beneficio, è opportuno seguire alcune buone norme, sia quando si sale sia quando si scende:
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