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Tosse cronica: cosa fare

La tosse è il meccanismo fisiologico che il nostro organismo utilizza per proteggersi dagli agenti patogeni esterni, come polvere, fumo e batteri; quando dura per più di otto settimane consecutive si definisce tosse cronica.

Questa problematica, generalmente, rappresenta il sintomo di una condizione patologica di base, per cui risulta fondamentale effettuare una diagnosi accurata per poter individuare il trattamento più adeguato. Infatti, a differenza degli altri tipi di tosse, l’utilizzo di farmaci antitussivi o espettoranti potrebbe rivelarsi inutile, in quanto tale problema richiede terapie e farmaci specifici in base alla patologia che ne è la causa.

Tipi di tosse

La tosse si definisce cronica se la durata è, quindi, superiore alle otto settimane; se è inferiore, ma perdura da più di tre settimane, si parla di tosse persistente; qualora la durata sia inferiore alle tre settimane si ha invece a che fare con la tosse acuta.

Così come qualsiasi altro tipo di tosse, quella cronica può essere di due tipi: grassa e secca. Come ben noto, la differenza tra tosse secca e grassa consiste principalmente nella presenza o meno del catarro; nel primo caso è assente, mentre nel secondo è presente e differisce per consistenza e colore in base alla causa scatenante.

Sintomi e cause

Solitamente, la tosse cronica è la conseguenza di una tosse persistente non trattata adeguatamente. Per questo motivo risulta fondamentale individuare la causa quanto prima e curarla tempestivamente.

Le cause scatenanti della tosse cronica possono essere:

  • asma;
  • bronchite cronica;
  • broncopneumopatia cronico ostruttiva (BPCO);
  • tumori polmonari;
  • reflusso gastroesofageo (tosse da reflusso);
  • esposizione a sostanze tossiche;
  • effetto collaterale dopo l’assunzione di alcuni farmaci;
  • cause psicogene come ansia e stress (tosse psicogena).

La tosse cronica può manifestarsi senza cause specifiche, soprattutto nei bambini. In questi rari casi prende il nome di tosse cronica isolata non-specifica.

Per individuare la causa che si cela dietro la problematica, è essenziale osservare i sintomi associati alla tosse. Se vi è presenza di costrizione toracica e peso sul petto, potrebbe trattarsi di bronchite o comunque di una patologia a carico dei bronchi; se la tosse è accompagnata da fiato corto e dispnea, potrebbe essere BPCO; i rantoli e il respiro sibilante sono invece sintomi associati all’asma; in presenza di bruciore di stomaco il problema potrebbe essere invece correlato al reflusso. In ogni caso, è consigliabile rivolgersi a un medico per l’individuazione della causa e del conseguente trattamento.

Tosse cronica: cosa fare

Per poter intervenire sulla tosse cronica è necessario individuarne la causa. In linea di massima vengono prescritti antiacidi per la tosse da reflusso, antinfiammatori in caso di bronchite e BPCO, antiasmatici per asma, chemioterapia o radioterapia in caso di tumori ai polmoni o alle vie aeree.

Curare esclusivamente la tosse può non rivelarsi efficace nel risolvere la problematica, in quanto risulta indispensabile intervenire direttamente sulla patologia che ne comporta la comparsa.

Tuttavia, per poter alleviare il fastidio è possibile ricorrere a numerosi rimedi naturali, come:

  • suffumigi di acqua e oli essenziali;
  • consumo di liquidi caldi;
  • assunzione di miele.

Inoltre si consiglia di utilizzare un umidificatore d’aria. Naturalmente, qualora questi rimedi non dovessero risultare efficaci, è preferibile rivolgersi a uno specialista che saprà consigliare il trattamento più adeguato.

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