Il dibattito tra yoga e sport è stato nel corso degli anni piuttosto acceso. Nel 2018 il CONI ha preso una risoluzione che avrebbe dovuto porre fine alle discussioni, ma in realtà in tema è interessante e continua ad essere discusso.
La comunicazione del CONI ha risposto alle numerose richieste di ammettere lo yoga tra le discipline sportive. In tale occasione ha precisato che lo yoga, pur non avendo una federazione sportiva autonoma, può essere considerato come attività propedeutica ai vari sport da federazioni come Federginnastica e Federpesistica.
Ciò significherebbe che lo yoga non è un vero e proprio sport, ma comprende esercizi che possono essere considerati preparatori per altre attività sportive, come appunto ginnastica e pesistica.
Che lo yoga vada oltre il semplice aspetto sportivo è fuor di dubbio. Lo yoga è una disciplina antichissima che trae le sue origini in India dove è praticata da millenni.
Non è del tutto certo come e quando questa pratica abbia preso avvio e esistono anche opinioni contrastanti sul motivo per cui abbia avuto tanta diffusione: se c’è chi pensa che lo yoga abbia una origine legata ai culti religiosi o spirituali, è altrettanto vero che gli effetti benefici sulla salute le hanno permesso di essere utilizzata con fini medici e curativi.
Del resto, è la mentalità occidentale a disquisire sul dualismo corpo-mente, mentre nella cultura orientale la divisione non è così netta, anzi viene interpretata proprio come inesistente.
Il nome stesso della parola Yoga deriva dal sanscrito e significa “unione”: la disciplina dello yoga supera, infatti, la separazione tra corpo e mente e intende quest’ultima come un tutt’uno.
Se lo yoga interpreta la mente e il corpo come elementi inseparabili, anche la pratica di questa disciplina si fonda su un insieme di prassi inscindibili.
Praticare yoga significa, prima di tutto, cambiare modo di interpretare la realtà e viverla con una nuova prospettiva anche nel momento in cui non si sta praticando formalmente. Si tratta di una ricerca di equilibrio interiore attraverso l’unione di movimento fisico, tecnica di respirazione e meditazione.
Le posture (asana) rappresentano una parte fondamentale della pratica dello yoga e corrispondono a esercizi fisici che hanno la funzione di armonizzare corpo e mente. Vanno praticate senza forzare troppo, ma cercando di mantenere la posizione per permettere l’allineamento della colonna vertebrale. Tutto ciò è possibile solo attraverso la consapevolezza del respiro.
La consapevolezza del respiro è importantissima per lo yoga, perché permette di contattare il proprio corpo e le proprie sensazioni per raggiungere l’equilibrio interiore. La concentrazione sulla respirazione è fondamentale anche per il rilassamento, aiutando così muscoli, articolazioni e tessuti a sciogliersi e a lavorare in modo sinergico.
La meditazione, strettamente connessa alle posture e alla consapevolezza del respiro, completa l’aspetto spirituale più profondo dello yoga.
Lo yoga è stato definito dal CONI come attività propedeutica alla pratica sportiva. In realtà, fare yoga è una ottima base per raggiungere una buona forma fisica anche se, come detto, questa non è l’unica finalità di questa disciplina che ha, invece, una prospettiva olistica.
Tuttavia, tra yoga e sport esiste un legame molto intenso perché quando si pratica yoga l’uso del corpo è fondamentale e i benefici che ne derivano influiscono positivamente anche sulle performance sportive.
Gli asana hanno la funzione di lavorare in modo totale sul corpo, aiutando la flessibilità muscolare e articolare, tonificando i muscoli, contribuendo a un miglioramento dell’equilibrio e della coordinazione. Si tratta, quindi, di esercizi preparatori che predispongono l’organismo nel miglior modo possibile alla pratica sportiva.
Inoltre, la tecnica del respiro porta benefici anche a livello mentale, che si ripropongono in senso positivo anche sui risultati sportivi.
Spesso i risultati sportivi non solo legati solo all’aspetto puramente tecnico o del gesto sportivo, ma dipendono anche dall’aspetto mentale.
La gestione dello stress e delle emozioni, la capacità di concentrazione e l’equilibrio mentale possono essere fondamentali per raggiungere determinati risultati.
Lo yoga, che fin dalle sue origini cerca di superare la separazione tra aspetto mentale e aspetto fisico, affronta questi due aspetti con una prospettiva olistica e, attraverso la consapevolezza del respiro e la meditazione, permette di raggiungere una condizione di equilibrio durante le posture.
I vantaggi che ne conseguono riguardano l’intera funzionalità del corpo contribuendo mantenere in chi lo pratica una buona salute sotto tutti i punti di vista: dal miglioramento delle condizioni fisiche alla riduzione di ansia, stress, depressione, insonnia, confusione mentale.
Il benessere che si può raggiungere grazie allo yoga porta risultati evidenti in tutti i campi: da quello lavorativo a quello, appunto, sportivo.
Un corpo che sta bene è un corpo più rilassato e viceversa: l’attività combinata di posture e tecniche respiro agiscono l’una sull’altra creando un circolo virtuoso orientato al benessere totale.
Tuttavia, considerare lo yoga come solo uno sport è riduttivo, in quanto eliminerebbe una parte importante di quella che è una disciplina olistica e, per certi versi, una vera e propria filosofia di vita.
C’è, inoltre, da considerare che allo yoga manca totalmente l’aspetto competitivo, che caratterizza invece la pratica dello sport. Sarebbe impossibile immaginare una gara tra chi pratica yoga, almeno tanto quanto è difficile immaginare lo sport privato della sana competizione.
Semmai, la competizione durante la pratica dello yoga è con sé stessi: l’obiettivo può essere quello di riuscire a raggiungere una determinata posizione o mantenerla per un certo tempo. Lo stimolo è quello di migliorarsi continuamente senza tuttavia essere giudicanti nei confronti di sé stessi: anche in questo caso, un delicato equilibrio che solo la pratica costante aiuta a raggiungere e a mantenere giorno dopo giorno.
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