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8 consigli su come allattare con il biberon

L’allattamento al seno è senza dubbio la migliore scelta per mamma e bebè. Tuttavia, non sempre è possibile, per cause varie: l’assenza di latte materno è uno dei motivi principali, a cui si aggiungono altre situazioni come motivi di salute della mamma o del bambino, esigenze lavorative, difficoltà del neonato a tirare dal seno, etc.

Secondo i dati dell’Istituto Superiore della Sanità, in Italia il numero di donne che allattano al seno è in crescita: nel 2013 erano l’85,5% del totale contro l’81,1% del 2005.

Tuttavia, non è detto che l’allattamento con biberon riguardi una ridotta percentuale di bambini, in quanto ci possono essere molte situazioni intermedie.

Allattare con biberon: non sempre una scelta di ripiego

Nonostante l’importanza dell’allattamento al seno, l’allattamento con biberon non va stigmatizzato tout-court, in quanto in questa fattispecie possono rientrare situazioni molto diverse.

Prima di tutto, va considerato che mediamente l’allattamento esclusivo al seno è di 4,1 mesi, quindi le due esperienze non si escludono a vicenda. Molte mamme, infatti, allattano al seno per i primi mesi poi, anche in seguito allo svezzamento e/o al rientro al lavoro, passano al latte artificiale. Secondo i neonatologi italiani, solo il 10% delle madri, infatti, proseguirebbe l’allattamento al seno oltre i sei mesi di età del bambino.

Inoltre, c’è da considerare anche l’allattamento misto: si tratta di una valida alternativa per le mamme che non hanno latte a sufficienza per nutrire il proprio piccolo. Anche nei casi in cui non sia la mamma ad occuparsi esclusivamente del piccolo, si può alternare l’allattamento al seno con quello con biberon.

Infine, ci sono casi in cui il bambino viene allattato con il latte materno attraverso il biberon. Si tratta di casi in cui la mamma si tira il latte perché venga offerto al neonato con il biberon: ciò può avvenire per motivi di salute o per motivi pratici, quando per esempio la mamma rientra al lavoro.

Di conseguenza, i casi in cui un neonato venga allattato con il biberon sono molto numerosi.

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Come allattare con il biberon

Se allattare al seno è una operazione del tutto naturale e, per questo, molto semplice, allattare con il biberon non è affatto difficile, sebbene sia consigliabile seguire alcune indicazioni.

  1. Scegliere il biberon adatto all’età e alle esigenze del neonato: i biberon non sono tutti uguali, ma sono studiati sulle diverse esigenze fisiologiche e di crescita del bambino. Il biberon che si usa alla nascita o comunque nei primi mesi non può essere lo stesso che si adopera quando il bambino è più grande. Sulle confezioni sono indicate le età consigliate, tuttavia può essere utile farsi consigliare dal pediatra o dal farmacista di fiducia.
  2. Garantire la relazione con il bambino anche mentre si allatta con il biberon: l’allattamento al seno prevede un contatto fisico che è funzionale alla costruzione della relazione. Se si allatta con il biberon si può comunque trasmettere vicinanza al proprio piccolo tenendolo in braccio e facendo sentire la propria presenza anche parlandogli sottovoce.
  3. La valvola anti-colica aiuta nel passaggio dall’allattamento al seno a quello con il biberon: per i bambini allattati con l’allattamento misto, ci può essere un po’ di disorientamento dovuto alla differenza tra il capezzolo e la tettarella. Inoltre, quando succhia dal seno il flusso del latte è più lento e richiede più forza, mentre dal biberon il latte esce più facilmente e velocemente. Per evitare che quando si passa al biberon il neonato ingoi il latte troppo voracemente, alcuni biberon sono dotati di valvola anti-colica, che riduce anche il passaggio dell’aria.
  4. Provare diversi tipi di tettarella: proprio perché la tettarella ha una consistenza diversa da quella del capezzolo, alcuni neonati possono avere difficoltà ad attaccarsi al seno. Esistono modelli in caucciù e in silicone: quelle di caucciù sono più morbide, ma non è sempre detto che siano gradite in quanto per alcuni neonati risultano troppo morbide. Quelle di silicone, invece, sono trasparenti e un po’ più dure.
  5. Regolare la quantità di latte a seconda delle esigenze del piccolo: sebbene ci siano delle formule specifiche per calcolare la quantità di latte da dare al neonato, potrebbe succedere che il bebè avanzi del latte. Non tutti i bambini sono uguali e, di solito, sanno regolarsi autonomamente pertanto potrebbe essere necessario adattare le quantità anche in base a quanto peso prende.
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6. Nell’allattamento misto, allattare prima al seno e dopo con il biberon: se si utilizzano entrambi i metodi di allattamento, è sempre consigliabile fare seguire il biberon al seno. Infatti, l’allattamento al seno richiede più forza e impegno e, se il piccolo è già sazio, potrebbe stancarsi subito e staccarsi. In questa fase, invece, è molto importante la stimolazione: se anche non esce molto latte dal seno materno, la suzione aiuta a produrre latte per le prossime poppate.

7. Non usare il biberon come ciuccio: se il bambino si è stancato di mangiare, non è opportuno lasciarlo giocare con il biberon, soprattutto se il bimbo non è più piccolissimo. Potrebbe prendere l’abitudine di giocare anziché succhiare: il rischio è che entri aria nello stomaco e che provochi coliche e mal di pancia.

8. Non avere sensi di colpa: se non si può allattare per vari motivi, non vuol dire che la crescita del proprio bambino venga condizionata negativamente. L’importante è trovare il modo più adatto al proprio bimbo per nutrirlo senza farsi problemi inutili, che possono essere nocivi alla serenità della mamma e al benessere del piccolo.

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