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Quando inizia la gravidanza: il calcolo delle settimane

Il calcolo delle settimane di gravidanza non è affatto difficile, tuttavia spesso si crea confusione. Non tutti sanno, infatti, quando inizia la gravidanza o, per lo meno, quali siano le date che convenzionalmente vengono scelte da medici e ostetriche per farla iniziare.

Nel linguaggio comune, inoltre, si parla di mesi di gravidanza, mentre il linguaggio medico tecnico fa riferimento alle settimane.

Infatti, durante la gravidanza i cambiamenti sono repentini e l’indicazione della settimana appare più precisa.

Quando inizia la gravidanza

Il calcolo delle settimane di gravidanza si fa prendendo come data di riferimento il primo giorno dell’ultima mestruazione.

Infatti, si tratta di una data facilmente individuabile e che non può essere confusa con altro. L’ovulazione e il concepimento, invece, non sono certi: non solo non si può avere la certezza di quando l’ovulazione sia avvenuta, ma, a maggior ragione, non si può sapere quando si sia verificato il concepimento all’interno della finestra di giorni fertili.

Sebbene l’ovulazione mediamente avvenga a metà tra un ciclo mestruale e l’altro, è vero che non per tutte le donne la durata del ciclo è la stessa e non tutti i mesi hanno la stessa durata. Inoltre, c’è anche da considerare che il viaggio degli spermatozoi all’interno dell’apparato riproduttivo femminile ha una durata di alcuni giorni: di solito, si tratta di tre o quattro giorni, ma in alcuni casi può raggiungere anche i cinque – sei giorni. L’ambiente uterino in genere è ostile al liquido seminale maschile, mentre nei giorni dell’ovulazione si trasforma e, se lo spermatozoo riesce a raggiungere l’utero, è più probabile che continui a sopravvivere.

Utilizzare, dunque, come data di riferimento quella dell’ultima mestruazione permette di avere un punto di riferimento inequivocabile.

A differenza di quello che si pensa comunemente, almeno a livello di calcolo delle settimane di gravidanza, la gravidanza inizia prima del concepimento. Inoltre, difficilmente per tutto il primo mese di gravidanza si può avere la certezza di essere incinta: in base a questo calcolo, il ritardo nelle mestruazioni, che è l’elemento che fa supporre la gravidanza, avviene alla fine del primo mese.

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Durata della gravidanza in settimane: quante sono

Quando si pensa alla durata della gravidanza, nel linguaggio comune si fa riferimento ai classici nove mesi. Tuttavia, è più corretto calcolare la durata in settimane, soprattutto perché da una settimana all’altra possono verificarsi cambiamenti anche piuttosto importanti nello sviluppo e nella crescita del feto.

Se poi si vuole essere ancora più precisi, si fa il calcolo della gravidanza in giorni: dal primo giorno dell’ultima mestruazione, infatti, dovrebbero trascorrere duecentottanta giorni per giungere alla data presunta per in parto.

Tuttavia, sebbene si tratti del calcolo più preciso possibile, è altrettanto vero che per ogni donna possono esserci situazioni diverse: è sufficiente non avere il ciclo regolare o avere un lungo più lungo o più breve della media perché possano esserci scostamenti anche piuttosto significativi.

Proprio per questo, nel corso della gravidanza, vengono fissate delle ecografie a scadenza fissa che, oltre a valutare la crescita del feto, permettono anche di spostare la datazione delle settimane di gravidanza.

Inoltre, ci sono altri fattori che intervengono nel determinare la durata della gravidanza che sembrerebbero essere legati alle condizioni fisiche della donna e ad altri fattori che riguardano il concepimento: l’età, per esempio, sarebbe uno degli elementi che possono determinare una maggiore lunghezza della gravidanza, così come il tempo che ci è voluto per l’impianto dell’embrione.

Ci possono poi essere situazioni legate allo stile di vita, come sovrappeso, uso di alcol o di fumo, che possono portare a un parto pretermine. Infine, le condizioni stesse del nascituro: un feto più grande potrebbe far anticipare di qualche settimana la data del parto.

Proprio per questi motivi si considera comunque a termine una nascita che avvenga tra le 37 e le 40 settimane, mentre prima della trentaseiesima si parla di parto pretermine e a partire dalla quarantunesima di parla di parto oltre il termine.

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Come calcolare le settimane di gravidanza: il regolo ostetrico

Durante la prima visita ginecologica, tramite l’anamnesi della paziente e con il confronto con le prime ecografia, viene fissata quella che dovrebbe essere la prima settimana di gravidanza. Se non ci sono motivi che suggeriscono una datazione diversa, l’inizio della prima settimana coinciderà, appunto, con il primo giorno dell’ultimo ciclo.

Il regolo ostetrico è uno strumento che permette di sapere in ogni momento in quale settimana di gravidanza ci si trova. Si tratta di uno strumento manuale molto utilizzato in passato: per quanto oggi esistano molte app o siti web dove il calcolo viene fatto in automatico, molti medici lo usano ancora perché è molto pratico e semplice da usare.

Si tratta di uno strumento formato da due dischi, fissati l’uno sull’altro. Nel cerchio inferiore sono indicate le date del calendario, mentre in quello superiore le settimane di gravidanza. È sufficiente far coincidere l’inizio della prima settimana con la data corretta per poter vedere alla data attuale la settimana in cui ci si trova.

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