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Dimagrire camminando non solo è possibile, ma è consigliato. Camminare fa bene alla salute e al peso: ecco quanto si dovrebbe camminare per avere benefici.
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Dimagrire camminando: tutti i consigli

Forse non tutti sanno che dimagrire camminando non solo è possibile, ma è anche un ottimo modo per farlo in modo corretto e salutare.

Camminare per dimagrire è un’ottima idea: infatti si tratta di una attività fisica adatta a tutti in quanto sollecita un tipo di movimento naturale considerato dagli esperti come attività fisico-motoria auspicabile.

Sebbene possa sembrare una attività meno intensiva, in realtà se praticata con costanza può portare a risultati molto interessanti: è sufficiente camminare per una mezz’ora al giorno per poter vedere i primi risultati non solo sul peso, ma sul benessere generale.

Perché camminare fa bene

Camminare è un’attività completa, che coinvolge tutte le muscolature del corpo: spesso si pensa che lavorino solo le gambe, ma in realtà tutto il corpo è impegnato nel mantenere l’equilibrio e la corretta postura. Inoltre, è l’attività sportiva in assoluto più naturale: tutti, fin da bambini, sappiamo camminare.

Praticare il walking, come avviene per tutte le attività aerobiche, serve a riattivare il metabolismo e a bruciare calorie più velocemente. Ciò, tuttavia, non avviene solo quando stiamo camminando, ma consente all’organismo di continuare a bruciare calorie anche a riposo.

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Chi può dimagrire camminando

Questo tipo di attività è consigliata a tutti, a meno che ci siano condizioni particolari che ne sconsiglino la pratica.

  • Le persone in forte sovrappeso possono praticare la camminata proprio perché è una attività a basso impatto, che può essere intrapresa anche da chi ha uno stile di vita sedentario. Talvolta queste persone, a causa del peso eccessivo, soffrono di patologie articolari che impediscono o rendono sconsigliati sport a maggior impatto. Finché non hanno una diminuzione e non irrobustiscono la struttura muscolare, la camminata rimane l’attività maggiormente indicata.
  • Anche le persone anziane e chi ha patologie metaboliche o cardiache possono dedicarsi a questa attività fisica non solo per dimagrire ma anche per tenersi in forma: lo sforzo aerobico non è troppo intenso e il battito cardiaco non aumenta eccessivamente. È sufficiente regolare l’andatura sulle proprie possibilità per svolgere una attività sana e senza particolari controindicazioni.
  • Infine, chi è convalescente dopo un infortunio, così come le donne in gravidanza o nel post parto, possono sfruttare il fatto che si tratta di una attività a basso impatto. La corsa, per esempio, provoca sollecitazioni nell’impatto con il suolo che possono essere dannose sia per le articolazioni e i tendini sia, nella gravidanza, per il feto.
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Dimagrire camminando: quanto esercizio fare

Perché la camminata porti al dimagrimento non è necessario essere degli atleti. Recenti studi scientifici hanno dimostrato che anche se si tiene un passo non eccessivamente sostenuto gli effetti positivi si verificano ugualmente.
L’importante per riuscire a dimagrire camminando è essere costanti.

Ciò significa che bisognerebbe praticare questa attività almeno 4-5 volte alla settimana per almeno una mezz’ora. Le linee guida dell’OMS indicano come ottimale fare almeno 10 mila passi al giorno, che grossomodo corrispondono a 7,5 Km e che portano a bruciare tra le 450 e le 500 calorie.

L’ideale, soprattutto se non si è allenati, è iniziare gradualmente sia per quanto riguarda il percorso da compiere, sia per quanto riguarda la velocità dell’andatura.

Inizialmente ci si può accontentare di 15-20 minuti al giorno, aumentando gradualmente fini ad arrivare a 30-45 minuti. Secondo gli studi medici, per dimagrire è più vantaggioso camminare per pochi minuti tutti i giorni piuttosto che camminare per più di un’ora solo una volta a settimana.

Per quanto riguarda invece l’andatura, molti si chiedono a che velocità camminare per dimagrire

Camminare per dimagrire: qual è la velocità corretta?

Studi scientifici hanno ormai dimostrato che ogni movimento è utile per la salute, tant’è vero che l’OMS ha lanciato la campagna Every move counts volta a sensibilizzare tutti a compiere attività fisica durante la giornata.

Per quanto riguarda la camminata, non è necessario essere degli atleti, anzi ognuno dovrebbe tenere l’andatura che più gli è consona, in modo da mantenere un ritmo costante e una frequenza cardiaca ideale. Non per tutti la velocità consigliata per dimagrire è la stessa: possono incidere molti fattori, sia legate alle abitudini personali sia alle condizioni fisiche e di salute. Età, peso, sesso, livello di allenamento e altre condizioni come gravidanza, post parto, malattie pregresse, etc., condizionano il ritmo da tenere.

Tuttavia, in condizioni di salute normali, una persona di età adulta troverebbe la massima efficacia nella camminata mantenendo un’andatura attorno ai 4 km/h. Si tratta di una velocità non eccessiva, ma che permette di dimagrire. Se si supera questa andatura, l’organismo tende a bruciare prima gli zuccheri semplici, ovvero i carboidrati, e i grassi vengono consumati solo in una percentuale del 20%.

Un altro vantaggio di camminare a questa velocità è il fatto che non stressa l’organismo e non provoca gli stessi stimoli e tensioni della corsa, come lo stimolo della fame. 

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