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Spina Calcaneare - Salus Blog
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Spina calcaneare: che cosa si intende

La spina calcaneare è una formazione ossea anomala che provoca un dolore acuto al tallone, impedendo una corretta deambulazione. In alcuni casi, quando si forma non crea alcun disturbo, mentre in altri casi può rendere difficili anche le attività quotidiane più semplici, come camminare o stare in piedi per lungo tempo.

Le cause in genere possono essere legate a a infortuni, lesioni o strappi, tuttavia, in alcuni casi, possono esserci anche fattori infiammatori.

Che cosa significa spina calcaneare

Sebbene molti la conoscano come “spina calcaniare”, il termine corretto è spina calcaneare. Il termine calcaneare, infatti, deriva dal latino calcaneus, che significa tallone.

Questo termine era usato per indicare l’osso del tallone, quello che oggi anatomicamente chiamiamo calcagno, la più grande delle ossa del piede che sostiene il peso del corpo ed è quello su cui ci si appoggia per dare la spinta del piede.

L’etimologia risale a calx, che in latino significa piede ed è correlato anche all’idea di qualcosa che si trova alla base, come un sostegno. Calcaneare è quindi un aggettivo che descrive qualcosa relativo al calcagno, ossia l’osso del tallone.

Il termine spina si riferisce, invece, alla forma caratteristica dell’escrescenza ossea che si sviluppa nella parte inferiore del calcagno. Questa protuberanza ossea ricorda, appunto, una piccola spina o un aculeo. L’uso del termine spina, inoltre, evoca l’idea di un corpo estraneo pungente, che causa dolore quando viene sottoposto a pressione, come accade appoggiando il piede a terra.

In realtà, ne esistono due tipologie: l’una, detta spina calcaneare inferiore, si forma sotto il piede e spesso è associata alla fascite plantare, e l’altra, detta spina calcaneare posteriore, che si trova, appunto, nel calcagno. 

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Le cause della spina calcaneare

Le cause della spina calcaneare sono diverse, ma la principale è il sovraccarico meccanico che colpisce il tallone. La formazione di una piccola escrescenza ossea nella parte inferiore del calcagno rappresenta una risposta dell’organismo a una sollecitazione costante e cronica, spesso legata a microtraumi ripetuti, che provoca calcificazione.

Ci sono, tuttavia, dei fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di soffrire di tale patologia. L’obesità è senza dubbio uno dei più comuni, poiché un peso corporeo eccessivo aumenta la pressione sulla fascia plantare, causando irritazione e infiammazione.

Anche la pratica di attività sportive ad alto impatto, come la corsa o il salto, può contribuire all’insorgenza della spina calcaneare, in quanto aumenta il carico sul tallone e sulle strutture circostanti.

Le calzature inadeguate, come scarpe prive di sufficiente supporto o ammortizzazione, possono aggravare la situazione, favorendo la comparsa di questa condizione.

Inoltre, anomalie nella postura o nell’appoggio del piede, come il piede piatto o il piede cavo, possono determinare uno stress non uniforme sul calcagno.

Un ruolo importante è svolto anche dall’infiammazione della fascia plantare, nota come fascite plantare: la tensione costante di questa struttura fibrosa può favorire la deposizione di calcio nella zona di inserzione, portando alla formazione dell’escrescenza ossea.

Fortunatamente, esistono soluzioni efficaci per affrontare questa condizione, dalle terapie conservative ai trattamenti più specifici.

I sintomi della spina calcaneare

La spina calcaneare non sempre è sintomatica: può succedere, infatti, che non provochi alcun disturbo.

Quando, invece, è sintomatica, si manifesta principalmente con un dolore localizzato al tallone, che può essere più intenso al mattino o dopo un periodo di riposo.

Questa sensazione è spesso descritta come una spina nel tallone o una sensazione di bruciore quando si appoggia il piede a terra per la prima volta al risveglio. Con il passare della giornata, il dolore può diminuire leggermente grazie al riscaldamento dei tessuti, ma tende a peggiorare nuovamente dopo una lunga camminata o stando in piedi per molto tempo.

In alcuni casi, il dolore può irradiarsi verso la pianta del piede, rendendo ancora più difficoltose le attività quotidiane.

Talvolta, il dolore si acuisce quando si indossano scarpe con suole rigide o senza un adeguato supporto plantare. Altri sintomi possono includere una sensazione di rigidità al tallone e la difficoltà nel camminare a lungo, soprattutto su superfici dure.

Trattamenti per la spina calcaneare

Il tipo di cura consigliato per la spina calcaneare può variare a seconda della gravità dei sintomi e delle cause sottostanti. In una prima fase, in genere, si utilizza un approccio conservativo per alleviare il dolore e ridurre l’infiammazione. Tra i rimedi più comuni vi sono il riposo, l’applicazione di ghiaccio sull’area dolorante e l’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per ridurre il dolore e il gonfiore.

L’uso di plantari ortopedici è particolarmente efficace per fornire supporto al tallone e alla fascia plantare, contribuendo a ridurre la pressione sulla zona infiammata. Questi plantari possono essere personalizzati per adattarsi alla forma del piede e migliorare la distribuzione del peso durante la camminata. Anche esercizi di stretching specifici per la fascia plantare e il tendine di Achille possono essere utili per alleviare la tensione e migliorare la flessibilità.

In alcuni casi, il medico può suggerire l’iniezione di corticosteroidi per ridurre l’infiammazione locale e alleviare il dolore. Tuttavia, questo tipo di trattamento è generalmente riservato a situazioni in cui i metodi conservativi non hanno dato risultati sufficienti. La fisioterapia può anche svolgere un ruolo importante nel processo di recupero, attraverso tecniche di mobilizzazione e rafforzamento muscolare per migliorare la stabilità del piede.

Nei casi più gravi, quando il dolore persiste nonostante le cure, potrebbe essere necessario ricorrere a procedure più invasive, come la terapia con onde d’urto, che sfrutta le onde sonore per favorire la guarigione dei tessuti e ridurre il dolore. L’intervento chirurgico, invece, è considerato solo come ultima risorsa e viene effettuato per rimuovere la spina calcaneare e alleviare la pressione sulla fascia plantare.

Con un trattamento adeguato e tempestivo, la maggior parte delle persone affette da spina calcaneare può sperare in un significativo miglioramento dei sintomi e in un ritorno alle normali attività quotidiane senza dolore.

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