Un eccessivo tasso di umidità in casa può essere pericolo per la propria salute e causare danni all’abitazione.
Per questa ragione conoscere come togliere l’umidità in casa può essere utile per mantenere un tasso di umidità ideale.
L’umidità in casa è un fattore di rischio a cui sono soggette molte abitazioni, specialmente con l’arrivo delle basse temperature.
Gli effetti dell’umidità sulla salute sono diversi e possono rivelarsi anche piuttosto pericolosi per grandi e piccini.
Infatti, l’esposizione prolungata a un tasso di umidità elevato può causare patologie respiratorie, dolori muscolari, mal di testa, dolori cervicali, irritazioni cutanee e perfino malessere psicologico.
È importante, quindi, prendere delle precauzioni che preservino lo stato di salute e mantengano, allo stesso tempo, condizioni ottimali dell’ambiente domestico.
Per togliere l’umidità in casa è importante far arieggiare gli ambienti frequentemente.
Infatti, ogni giorno bisognerebbe ricordarsi di aprire le finestre, anche solo per pochi minuti. Se le temperature lo permettono, possono essere mantenute socchiuse per favorire il passaggio dell’aria durante tutta la giornata.
Oltre che ridurre l’umidità, questa pratica permette anche di migliorare l’ossigenazione negli ambienti e facilitare la respirazione diurna e notturna. Le stanze, in questo modo, saranno libere anche da sostanze inquinanti.
Se si stende il bucato negli ambienti interni, asciugandosi esso rilascia nell’ambiente circostante particelle di acqua, che si depositano sulle pareti.
La permanenza in questi ambienti, quindi, espone al contatto prolungato con l’umidità, la quale causa problemi alla salute.
Per questa ragione, quando in casa non si ha a disposizione l’asciugatrice, è preferibile stendere i panni all’esterno oppure in stanze che abbiano una sufficiente areazione.
In generale, è fondamentale evitare di stendere nella camera da letto e in tutte quelle stanze di maggiore permanenza.
Questo rimedio casalingo rappresenta un’alternativa economica per ambienti che non presentano un eccessivo livello di umidità o problemi legati alle muffe.
Per una stanza di circa 25 mq saranno necessari circa 150 g di sale da collocare in una ciotola per due o tre giorni.
In seguito, il sale si sarà inumidito e potrà essere riutilizzato per altre 3 o 4 volte al massimo, facendolo essiccare in forno per circa 15 minuti.
In alternativa, per togliere l’umidità in casa, anche le lampade di sale possono costituire un elemento fai da te, dando un tocco in più all’arredamento.
Il bagno e la cucina sono le stanze in cui il livello di umidità è maggiore.
Questo è dovuto prevalentemente ai vapori dispersi quando si fa la doccia o il bagno e quando si cucina.
La soluzione per togliere l’umidità può essere quella di installare una ventola nel bagno, soprattutto se cieco, e ricordarsi di accendere sempre la cappa di aspirazione quando si cucina.
Per rendere efficaci questi due strumenti occorre attuare la giusta manutenzione, attraverso una pulizia periodica della ventola e dei filtri della cappa.
Il deumidificatore è un dispositivo che permette di ridurre il livello di umidità dell’aria di casa, attraverso un processo di refrigerazione o di essiccazione.
I più comuni in commercio, prevedono un sistema di refrigerazione: l’aria della stanza viene assorbita internamente dal dispositivo, filtrata e viene avviato un processo di refrigerazione attraverso un gas refrigerante.
Le particelle di acqua generate dalla condensa vengono raccolte in un serbatoio e l’aria, ora più salubre, viene restituita all’ambiente interno.
Con il processo di essicazione, il dispositivo attua una logica simile, ma sostituisce al gas refrigerante con prodotti essiccanti come il gel di silice.
Quest’ultimo sistema sembra, però, più adatto alle case in cui il livello di umidità non è così elevato.
Un rimedio più costoso, ma anche più tecnologico può essere dato da alcuni dispositivi di controllo dell’aria interna.
Questi strumenti vengono installati nella propria abitazione e consentono di monitorare lo stato dell’umidità interna e azionare il ricircolo dell’aria.
Infatti, ad intervalli regolari, assorbono l’aria interna, ormai colma di micro particelle di acqua e la trasportano verso l’esterno. L’aria esterna, invece, viene convogliata verso gli ambienti interni, per disporre durante la giornata di aria ossigenata e con un tasso di umidità inferiore.
Quando l’intento è di apportare modifiche strutturali alla casa, può essere considerato di intervenire già con l’utilizzo di intonaci speciali.
Questi infatti evitano che le particelle di acqua disperse nell’aria possano aderire alle superfici del muro e, di conseguenza, creare muffe antiestetiche e dannose per la salute.
Si tratta di prodotti macro-porosi traspiranti, particolarmente ideali in caso di umidità da risalita.
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