Quando vi sono situazioni di emergenza, come quella causata dal covid-19, il rischio concreto è che non si trovino facilmente i dispositivi di sicurezza come le mascherine. Nel caso della pandemia, causata appunto dal covid-19, molte persone sono corse alla ricerca spasmodica di dispositivi idonei di protezione. Oltre ai guanti, sono state le mascherine chirurgiche ad essere prese d’assalto, soprattutto in esercizi commerciali quali farmacie e parafarmacie.
A seguito del Decreto Cura Italia, è stata consentita sia la produzione, sia la vendita delle mascherine chirurgiche dietro semplice autocertificazione.
In questo momento è molto più semplice trovare le mascherine chirurgiche grazie al fatto che è aumentata notevolmente la produzione, in risposta a una maggiore domanda.
Le farmacie del proprio comune sono senza dubbio il primo punto di riferimento presso il quale recarsi per acquistare le mascherine, tanto più che qui dovrebbero essere garantite maggiore qualità e sicurezza dei dispositivi. Ad eccezione di alcune regioni come la Campania ed il Lazio, nelle quali la distribuzione durante la pandemia è stata più complessa, in linea di massima in tutta la nazione è possibile reperire questo tipo di dispositivi.
Inoltre, anche sui più noti siti di e-commerce, è possibile acquistare mascherine chirurgiche. Mentre nelle farmacie il prezzo medio è di circa 1,85 euro a mascherina, se le si acquista mediante shopping online è possibile trovare anche lotti a 65 centesimi per ciascuna mascherina.
Tuttavia, prima dell’emergenza il costo medio di ciascuna mascherina chirurgica era di soli 20 centesimi. Bisognerà vedere se, una volta finita del tutto l’emergenza, si ridurrà la richiesta e se, di conseguenza, anche i costi scenderanno.
Nel caso in cui si protragga l’emergenza, se si considera che le mascherine chirurgiche sono monouso, si stima che per ciascuna famiglia la spesa mensile media sarà di circa 200 euro. Ad oggi alcune regioni come la Campania e la Toscana, hanno avviato una distribuzione di kit anti Covid-19 per i loro corregionali che vivono situazioni economiche di estrema povertà.
Sul mercato, soprattutto online ma non solo, circolano moltissime mascherine chirurgiche prive di certificazione: spesso esse sono in tessuto sintetico, semplice cotone o multistrato.
Nonostante non siano certificate, i venditori li propongono come utili nel filtrare i virus o, addirittura, come idonee a combattere il coronavirus.
Questo tipo di mascherine chirurgiche non sono altro che semplici barriere meccaniche che servono tanto quanto un foulard o un fazzoletto posto tra la bocca ed il naso. Se da un lato possono bloccare schizzi e goccioline emesse, ad esempio, da uno starnuto, esse costituiscono comunque una barriera di natura fisica di base, non abbastanza utili da fornire una protezione idonea.
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