La mindful eating prevede un approccio innovativo che applica i principi della mindfulness all’alimentazione e al cibo.
Si tratta di un rapporto con il cibo basato su un’esperienza che coinvolge tutti i sensi e permette una maggiore consapevolezza, in grado di migliorare le proprie esperienze con il cibo e adottare un’alimentazione più equilibrata che risponda alle esigenze di ognuno.
Già dimostrati 30 anni fa, i benefici della mindfulness sono stati applicati a contesti aziendali, ospedalieri, oncologici, sportivi e scolastici.
Anche diversi psicoterapeuti utilizzano il metodo mindfulness per il trattamento di disturbi gravi come depressione o per disturbi borderline della personalità e tra i vari ambienti di applicazione troviamo anche l’alimentazione.
La mindful eating è un metodo che non prescrive cosa mangiare e quanto, ma solo come mangiare in maniera più consapevole.
Questo percorso prevede di prestare consapevolezza e attenzione all’atto del mangiare e al cibo, mantenendo l’attenzione sul presente e sull’esperienza alimentare.
Durante il momento in cui si mangia bisogna soffermarsi e osservare il cibo per aspetto, colore, odore e sapore e percepire le sensazioni fisiche ed emotive che vengono percepite.
Mantenere un focus sul presente, senza divagare e lasciarsi distrarre, permette di dedicare le proprie attenzioni totalmente al cibo che si sta introducendo nel nostro corpo e anche alla propria sazietà.
La maggiore consapevolezza permette di acquisire un maggiore controllo sul cibo, senza, però, eccessive restrizioni e di adottare un’alimentazione più sana e più varia.
Per svolgere in maniera corretta le pratiche suggerite dalla mindful eating è importante concedersi un momento per se stessi, dedicando ai pasti il giusto tempo e attenzione, tentando di rimanere concentrati sul momento, astenendosi, però, da ogni forma di giudizio.
La mindful eating oggi prevede anche un ente di riferimento, cioè il Center for Mindful Eating (TMCE), organizzazione non-profit fondata nel 2006 per la diffusione dei principi e la ricerca scientifica.
Il Minfulness Based-Eating Awareness Training, conosciuto come il protocollo MB-EAT, è un percorso ideato da Jean Kristeller nel 1999, strutturato in 9 settimane e caratterizzato da 3 pilastri.
Il rapporto con il cibo può non essere sempre positivo e, soprattutto dopo aver sperimentato diete ferree che vedono nel cibo qualcosa di proibito, la concezione dell’alimentazione può cambiare ed essere poco equilibrata.
La mindful eating suggerisce una serie di semplici esercizi da praticare quotidianamente per acquisire una maggiore consapevolezza del cibo e del modo in cui ci alimentiamo:
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