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Pulsossimetro: come scegliere i modelli migliori

Il pulsossimetro permette di monitorare i livelli di ossigenazione del sangue e i battiti cardiaci, ma sono diverse le caratteristiche da considerare per l'acquisto.
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Pulsossimetro: come scegliere i modelli migliori

L’ossigenazione corporea è fondamentale ed essa influisce su altre funzionalità vitali del nostro organismo.

Una scarsa ossigenazione sanguigna può comportare una serie di conseguenze, anche piuttosto gravi, e compromettere la frequenza cardiaca, causando capogiri, mal di testa, fiato corto, tachicardia, aumento della frequenza del respiro e comportare una condizione patologica chiamata ipossiemia.

Monitorare i valori dell’ossigenazione sanguigna è importante per prevenire una serie di patologie e mantenere il proprio stato di salute in generale.

Per questo scopo può essere utilizzato il pulsossimetro che permette di monitorare una serie di parametri utili, la cui scelta deve essere indirizzata sulla base delle necessità e delle sue caratteristiche.

Pulsossimetro: cosa considerare per la scelta

Il pulsossimetro è un dispositivo medico e sanitario elettronico che monitora il livello di ossigenazione del sangue e, più nello specifico, misura la percentuale di 0₂ legata all’emoglobina, rispetto all’emoglobina totale nel sangue.

Il pulsossimetro può essere utilizzato sia in ospedale, sia in casa, consigliato dal medico per tenere traccia di alcuni parametri importanti.

Questo dispositivo può essere particolarmente utile anche in questo periodo pandemico da Covid-19, in quanto il virus compromette le capacità respiratorie dell’uomo e il pulsossimetro permette di capire se l’ossigeno viene correttamente immagazzinato.

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Componenti aggiuntive

Sono diverse le caratteristiche e le funzionalità che il pulsossimetro può avere e, per tanto, occorre considerare quelle che sono più rilevanti per le necessità di ciascuno.

  • Display ampio e leggibile, che permette di vedere al meglio i parametri indicati, specialmente quando si tratta di persone anziane o con problemi di vista;
  • Batteria interna ricaricabile: è l’ideale in quanto permette di monitorare lo stato della batteria e di poterla ricaricare comodamente in casa;
  • Accessori in dotazione: alcuni modelli di pulsossimetro vengono venduti insieme ad una serie di accessori in dotazione come il laccetto per poterlo appendere al collo e portarlo facilmente sempre con sé, la custodia utile quando lo si deve trasportare, porta USB con cavo per permettere di ricaricarlo e di scaricare le misurazioni sul pc e, in alcuni casi, programmi per pc, ovvero software installabili per visualizzare, conservare e stampare report con l’andamento dei parametri rilevati.

Funzionalità

Oltre che disporre di componenti aggiuntive diverse, i dispositivi di rilevazione dell’ossigenazione sanguigna possono essere predisposti per funzionalità diverse tra loro.

  • Monitoraggio della frequenza cardiaca corporea: in questo caso si tratta di un dispositivo di base adatto a chi ha la sola necessità di rilevare i battiti cardiaci;
  • Livello di saturazione dell’ossigeno corporeo presente nel sangue: in questo caso viene aggiunta una funzionalità importante per chi soffre di disturbi che possono compromettere l’ossigenazione sanguigna o quando vi sia il sospetto di poter sviluppare questa disfunzione;
  • Notifiche sonore e allarmi: alcuni dispositivi più avanzati integrano, tra le altre funzionalità, notifiche e allarmi di avviso in caso di rilevazione di parametri superiori o inferiori a quelli considerati standard.
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Tipologie di modelli

Oltre alle funzionalità e alle componenti aggiuntive, può essere considerato come metro di valutazione per l’acquisto del pulsossimetro la tipologia del modello.

  • Clip e schermo incorporato: dispone di una clip che crea pressione sul polpastrello di un dito e su di essa è presente uno schermo, in cui vengono mostrati i parametri rilevati.
    Si tratta del dispositivo più comune, particolarmente pratico e facile da utilizzare, tuttavia le dimensioni ridotte dello schermo potrebbero creare una serie di difficoltà nelle persone con problemi di vista;
  • Clip e schermo sul cinturino: anche in questo caso la clip effettua una pressione sul dito, ma lo schermo non è collocato su di essa, bensì su un cinturino, collegato per mezzo di un filo.
    Questo modello presenta uno schermo di dimensioni maggiori e la clip effettua una maggiore pressione, permettendo di rilevare i parametri in maniera più sensibile, tuttavia non risulta particolarmente pratico per il trasporto o per l’utilizzo in movimento;
  • Dispositivo con schermo portatile: si tratta di un modello probabilmente più utilizzato in ambito ospedaliero, composto dalla clip di misurazione dei valori, collegata ad uno schermo portatile di grandi dimensioni.
    Lo schermo permette di poter cliccare su alcuni pulsanti e di garantire una lettura ottimale dei dati rilevati, tuttavia non risulta particolarmente pratico per il trasporto o per le rilevazioni in casa.
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