Ipertensione e sport non sono in contraddizione come si potrebbe pensare. Fare attività fisica fa bene, a condizione di seguire alcune importanti precauzioni e di farsi consigliare dal proprio medico curante.
Anche pressione alta e sport sono compatibili, a condizione di adottare uno stile di vita corretto, sia da un punto di vista medico-farmacologico, sia da un punto di vista alimentare, seguendo un regime povero di sali.
Esistono poi degli sport che sono particolarmente indicati per chi ha la pressione alta, mentre altri sarebbero da evitare o, almeno, da praticare in modo moderato, anche a seconda della gravità del disturbo pressorio.
L’ipertensione, o pressione alta, è un disturbo che si riscontra quando la pressione del sangue nelle arterie supera determinati valori. La pressione sanguigna è data dal rapporto tra la quantità di sangue che viene pompata dal cuore in un dato lasso di tempo e la resistenza opposta dalle vene al flusso di sangue.
Nel momento in cui il muscolo cardiaco pompa il sangue, la pressione fisiologicamente aumenta, per poi diminuire nel momento del rilassamento. Tuttavia, anche quando il cuore si rilassa rimane una certa pressione del sangue sulle pareti delle arterie. L’alternanza dei due valori pressori è fisiologica e viene indicata con:
Avere una pressione normale, cioè valori pressori sistolici e diastolici entro determinati valori, permette una migliore irrorazione dei tessuti e dei vasi sanguigni e un buon funzionamento generale degli organi.
Inoltre, le variazioni dei valori pressori durante la giornata sono fisiologiche e possono dipendere da vari fattori, sia metabolici sia legati al sistema nervoso centrale. È normale, infatti, che in determinate ore, come prima di pranzo, i valori scendano per risalire nel tardo pomeriggio. Inoltre, anche l’attività fisica e sportiva, così come l’alimentazione, può influire.
Al di là delle normali oscillazioni pressorie, in genere si parla di pressione alta, o ipertensione, quando i valori superano una certa soglia:
Tuttavia, non è detto che per tutti i casi valgano gli stessi ragionamenti, in quanto ogni persona ha una condizione pressoria di base personale.
Le cause dell’ipertensione sono numerose: si parla di ipertensione primaria o essenziale quando vi sono diversi fattori concomitanti, senza che si possa stabilire una causa prevalente. In questi casi, possono influire negativamente situazioni come età, sovrappeso, cattiva alimentazione, fumo, sedentarietà, etc.
Si parla, invece, di ipertensione secondaria quando è conseguenza di altre patologie, come malattie renali, cardiache, metaboliche, diabete, etc.
L’attività fisica, generalmente, fa bene alla salute, a meno che vi siano condizioni patologiche particolari che la sconsiglino.
Di conseguenza, chi è iperteso dovrebbe scegliere attività fisica che contribuiscano a regolarizzare i valori pressori e non ad aumentarli. Se l’ipertensione è lieve è possibile che il medico, prima di prescrivere una cura farmacologica, consigli di provare con la corretta attività fisica.
In linea di massima, gli sport aerobici sono consigliati, a condizione di praticarli seguendo un apposito programma sotto consiglio medico in modo da aumentare progressivamente l’intensità e il carico.
Gli esercizi aerobici sono quelli che richiedono un impegno dei gruppi muscolari per un tempo prolungato mantenendo una intensità costante. Sono i cosiddetti sport di resistenza, come: nuoto, ciclismo, tennis, corsa di resistenza, ballo. Anche la ginnastica può rientrare in questa categoria, ad esclusione degli esercizi isometrici.
Gli sport aerobici, infatti, hanno la caratteristica di ridurre la frequenza cardiaca e di avere un effetto ipotensivo.
Le ricerche scientifiche sul rapporto tra ipertensione e sport lo dimostrano: infatti, i pazienti con ipertensione da lieve a moderata riportano una riduzione pressoria a fronte di una attività fisica regolare. Allo stesso modo, anche attività quotidiane come giardinaggio, passeggio, lavori domestici possono portare gli stessi benefici, a condizione di essere praticate correttamente e con costanza.
Sembrano, invece, da evitare gli esercizi di potenza, come la pesistica e il body building, che hanno, al contrario, l’effetto di aumentare la pressione.
Chi soffre di pressione alta, al di là delle visite periodiche dal medico di fiducia o dal cardiologo, dovrebbe tenere sotto controllo i propri valori pressori, in modo da offrire un quadro preciso della situazione allo specialista che lo segue.
Se fino ad alcuni anni fa, per avere valori precisi, era necessario utilizzare uno sfigmomanometro manuale, che però non è molto semplice né pratico da usare, oggi la tecnologia mette a disposizione strumenti sempre più sofisticati e semplici da utilizzare.
Esistono misuratori da braccio e da polso che permettono di tenere sotto controllo la pressione arteriosa e di tenerne traccia tramite l’apposita app. In questo modo, non solo sarà semplice avere il riscontro delle misurazioni, ma sarà possibile avere indicazioni di lettura dei dati e grafici dei propri progressi, in modo da capire se il rapporto tra pressione arteriosa e sport praticato è corretto.
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