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Disturbi del sonno: quali patologie possono nascondere

Il sonno rappresenta un momento essenziale della giornata che, se di qualità, permette di affrontare la quotidianità con l’energia e il tono necessari.

Per questo motivo i disturbi del sonno possono rappresentare un vero problema per chi ne soffre e determinare una serie di scompensi sul piano lavorativo, scolastico e personale.

Sebbene le malattie del sonno vengano spesso associate in via esclusiva all’insonnia, sono molti altri i disturbi e sono davvero molto frequenti, tra cui anche i disturbi del sonno nei bambini.

Per questa ragione, conoscere le cause dei disturbi del sonno e come si manifestano, può essere di grande aiuto per capire come trattarli ed, eventualmente, rivolgersi ad uno specialista.

Disturbi del sonno: sintomi

I sintomi dei disturbi del sonno sono molti e sono facilmente riconoscibili, in quanto creano una serie di scompensi in chi ne soffre e difficoltà nel condurre normalmente la propria vita quotidiana.

Tra questi si individuano l’astenia, una forma di stanchezza significativa, disturbi dell’attenzione e della memoria, oltre che difficoltà di concentrazione.

Inoltre, anche un’eccessiva sonnolenza diurna, disturbi dell’umore, ansia e irritabilità sono riconducibili a patologie del sonno.

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Disturbi del sonno: cause

Le cause dei disturbi del sonno possono essere di natura diversa e, talvolta, essere manifestazione di patologie nascoste.

Per questa ragione è importante considerare i sintomi legati ad un disturbo del sonno e, sulla base della gravità, ricorrere ad un trattamento specifico o a semplici misure che permettono di garantire un sonno continuo e profondo.

Le principali cause dei disturbi del sonno possono essere legate a fattori psicologici come ansia e stress, specialmente quando si fa fatica ad addormentarsi, oppure ad una forma di depressione, che generalmente comporta risvegli notturni improvvisi e difficoltà a riaddormentarsi.

Tuttavia, tra i fattori più comuni che creano problemi di sonno, sono da tenere in considerazione l’assunzione eccessiva o dopo il tardo pomeriggio di caffeina, l’assunzione di nicotina e di alcol, mangiare cibi pesanti o coricarsi poco dopo aver mangiato e praticare attività sportiva circa 3 o 4 ore prima di mettersi a letto.

Sono molteplici anche i disturbi di natura fisica che non permettono di mantenere un sonno di qualità e ristorativo, tra cui disturbi digestivi, disturbi urinari, patologie respiratorie croniche come la sinusite, allergie e problemi alla tiroide.

Tra le altre patologie da considerare, che devono essere tenute sotto osservazione, troviamo la malattia di Parkinson, la malattia di Alzheimer, il diabete e malattie cardiovascolari.

Inoltre, anche i sintomi del cambio stagione possono essere diretti responsabili di disturbi del sonno.

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I rimedi ai disturbi del sonno

Una volta individuata la presenza di una patologia del sonno possono essere attuate delle accortezze e adottati rimedi che permettano di ritrovare un sonno ristorativo.

Tra questi, una prima attenzione è da porre alla regolarità dei momenti dedicati al sonno: è consigliabile, infatti, coricarsi e svegliarsi sempre alla solita ora, in modo da abituare il proprio organismo ad un orario costante.

È importante, inoltre, considerare la camera da letto esclusivamente come un luogo in cui riposarsi e dormire, evitando di guardare la televisione o mangiare in questo spazio.

Anche i dispositivi elettronici, soprattutto se luminosi, andrebbero evitati poco prima di dormire, in quanto potrebbero comportare una difficoltà ad addormentarsi e disturbare il sonno.

Quando le cause dei disturbi del sonno sono da ricondursi all’assunzione di nicotina, alcol e caffeina, è importante ridurre queste sostanze, anche gradualmente.

Inoltre, svolgere regolarmente attività fisica, purché a distanza di qualche ora dal momento di coricarsi, e attuare degli esercizi di rilassamento, possono dare grandi benefici riducendo i disturbi del sonno e migliorando lo stato di salute generale.

Le tisane di melissa e valeriana possono essere piacevoli da gustare prima di andare a letto e inoltre possono comportare un rilassamento generale che favorisca il sonno.

Quando, però, il disturbo si presenta in forma cronica e diventa particolarmente invalidante possono essere assunti integratori come la melatonina oppure, sotto prescrizione del proprio medico, si può decidere di ricorrere ad un trattamento farmacologico.

In alcuni casi, infine, si può considerare di rivolgersi ad uno specialista o ad un centro specialistico di medicina del sonno in cui verranno registrati l’attività elettroencefalogrammica e altri parametri come il tono muscolare, l’attività respiratoria, i movimenti oculari, la frequenza cardiaca etc.

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